​Al Pitti la sfida è a colpi di ospiti e Vip
In evidenza i brand marchigiani

Lo stand di Tombolini
Lo stand di Tombolini
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Giovedì 15 Gennaio 2015, 22:03 - Ultimo aggiornamento: 17 Gennaio, 12:55
ANCONA - Dove vai al Pitti se il Vip non ce l'hai? Oggi si chiude alla Fortezza da Basso di Firenze l'edizione numero 87 della manifestazione internazionale di riferimento per la moda maschile che ha visto la partecipazione di 52 marchi marchigiani del settore abbigliamento e calzature. A tutti gli espositori occorre un Vip per farsi vedere. Nei giorni di svolgimento della fiera, in circolazione ce ne sono moltissimi. Si dividono tra testimonial e ospiti. Sono belli e ammirati, abbigliati come lo sponsor richiede, sempre sorridenti in ogni attimo per non deludere i fotografi. Un lavoro difficile ma anche ben retribuito.



Il Pitti Uomo è anche una sfida a colpi di Vip per farsi largo nel settore moda. La lista dei presenti è lunghissima. Si comincia con il marchio Aglini che ha come testimonial Cecilia Rodriguez e Francesco Monte. Cristina De Pin, moglie del calciatore del Milan e della Nazionale Riccardo Montolivo, è l'ambasciatrice di The Bridge mentre Diadora ha scelto Alessandro Cattelan. Lotto ha ricevuto la visita di Vittorio Brumotti, Giorgia Palmas, oltre che di Luca Toni. Restando nel campo delle veline, Federica Nargi è stata ospite di Follow Us che ha invitato anche Raffaella Fico.

Tra le più fotografata anche l'attrice fiorentina Martina Stella, che giocava in casa, mentre taglia la torta di compleanno della United States Polo Association, la no-profit per il gioco del polo attiva dal 1890 negli Stati Uniti (brand U.S. Polo Assn.). La Martina ha scelto Mariano Di Vaio mentre Francesco Silvestre, noto ai più come Kekko dei Modà, è stato invitato dal brand Hosio.



Nella lista dei presenti c'è posto anche per Carolyn Smith, presidente dello show di Rai1 Ballando con le stelle, ospite per la presentazione della linea Hikkaduwa-Kris'n'Kris. Il marchio Prince Tees ha scelto una strada più sofisticata con la presenza di Emanuele Filiberto di Savoia e Franca Sozzani. Anche il mondo dello sport è presente in massa al Pitti. Giancarlo e Luna Fisichella sono gli special guests di Bogner mentre tra gli stand sono stati intercettati anche i fiorentini Giancarlo Antognoni (insieme al cantante Marco Masini) e Juan Cuadrado. Poi anche l'ex ct della nazionale di calcio Cesare Prandelli. A proposito di sport, la showgirl Cristina Chiabotto è stata la madrina per la presentazione delle quattro maglie ufficiali del prossimo Giro d'Italia firmate Lebole. Tra gli ospiti stranieri, l'Oscar va senza dubbio all'attrice Tilda Swinton, emblema dell'ambiguità contemporanea.



Nella battaglia dei Vip si sono difese le aziende marchigiane presenti che hanno vinto la sfida più importante (quella del numero dei visitatori e degli ordini) e tornano a casa con un risultato molto positivo, confermando il trend di crescita del settore moda e lusso Made in Italy nelle Marche. Il marchio O.X.S. della Linea Marche di Arcevia ha messo in vetrina Frank, lo scarponcino-icona nella versione "tatuata" by Alle Tattoo, celebre tatuatore modenese. La collezione di O.X.S. Rubber Soul per la prossima stagione invernale è stata presentata con un cocktail al quale erano presenti Irene Grandi e il giorno successivo Francesco Facchinetti. Hanno visitato gli stand della Lardini di Filottrano lo chef Bruno Barbieri (noto al pubblico televisivo per essere uno dei giudici di Master Chef) e i giornalisti sportivi Massimo Caputi e Pierluigi Pardo. Presso lo stand della Tombolini di Urbisaglia, si è svolto l'evento con la proiezione del video "Zero Gravity Diamond" che ha richiamato numerosi blogger tra cui Filippo Fiora e il marchigiano Marco Taddei, oltre agli arbitri di calcio Tommaso Rocchi e Tiziano Pieri. Oggi il triplice fischio finale della manifestazione.



C’è anche Duccio Venturi Bottier

Pitti Uomo è sempre di più una global platform per importanti aziende e gruppi internazionali della moda. Tra i brand in esposizione Duccio Venturi Bottier, uguale a ricerca, artigianalità, eccellenza. E’ nella creatività in cui Duccio Venturi, marchigiano Doc, ha sempre creduto e cercato, nato da una famiglia di imprenditori della calzatura e poi un percorso di intense collaborazioni con le più note maison di moda ed haute couture italiane e non come Cadette, Franco Moschino, Thierry Mugler e Sergio Rossi, e poi i primi passi con un proprio brand, Duccio Venturi Bottier, affiancato dalla figlia Aliai, in quanto Venturi ha perfettamente compreso che, anche se l'abito può essere low cost o meno appariscente, sono proprio le scarpe che rimangono il vero accessorio fashion.



Duccio Venturi Bottier, il tuo stile?

Il mio è un omaggio alla donna, la sua bellezza, la sua unicità, io trasformo le sue emozioni in cuoio, pelle preziosa, tomaio, suola, lacci, bijoux. Io ho mosso i primi passi nella calzatura, nell'azienda di famiglia, realizzando pezzi su misura e interamente a mano. Oggi mi è rimasta la vocazione artigiana. Oggi le mie creazioni si riconoscono, ed è quello dove volevo arrivare, il brand che si fa notare e riconoscere.



Che cosa è la creatività per lei.

Un messaggio: quello che voglio dare è un messaggio, di come "interpreto" l'accessorio più importante nella vestibilità della donna: scarpe non banali, messaggi fashion che si modificano continuamente seguendo le evoluzioni dettate dalla moda, accessori costruiti attraverso studio, ricerca e attenzione maniacale di ogni dettaglio.



Duccio e Aliai...

Il nostro è un fil rouge che segna le tappe più importanti della nostra storia ed è collegato indissolubilmente alle strategie del brand. Mia figlia è importante, perché è un secondo Duccio che vede, osserva, critica con occhi, quelli di una donna, giovane e pienamente consapevole dell'importanza dell'accessorio nella moda. Lei raccoglie gli umori della moda e dell'innovazione, al passo con i tempi.
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