Le parole di Testori e l’energia del reale: festival tra Pesaro e Urbino dal 17 gennaio per riscoprire l’attualità dell’intellettuale

Le parole di Testori e l’energia del reale: festival tra Pesaro e Urbino dal 17 gennaio per riscoprire l’attualità dell’intellettuale
Le parole di Testori e l’energia del reale: festival tra Pesaro e Urbino dal 17 gennaio per riscoprire l’attualità dell’intellettuale
di Elisabetta Marsigli
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Giovedì 4 Gennaio 2024, 03:55 - Ultimo aggiornamento: 11:46

La scrittura passionale e profonda di Giovanni Testori letta da artisti contemporanei: è questo il senso dell’omaggio rivolto al grande autore milanese, che si svolgerà tra Pesaro e Urbino dal 17 gennaio al 28 febbraio. “Festival Testori. La scena della parola”, offrirà l’occasione per rendere la complessità della sua opera terreno di gioco di una serie di esperimenti e visioni d’artista. «L’idea è nata da un progetto che Amat aveva affidato ad Antonio Latella per Pesaro Capitale della Cultura italiana», racconta Gilberto Santini.


Il progetto

«Un progetto che esplorava la Bottega Amletica Testoriana, che si fonda su una sceneggiatura cinematografica, un contesto teatrale vero e proprio e un testo di alta poesia. Un gioco, una palestra aperta alla sperimentazione, proprio nel momento in cui tutta Italia stava tornando a guardare a Testori in occasione del centenario della sua nascita, con celebrazioni che andranno avanti fino al maggio di quest’anno, che mi vedono anche coinvolto come membro del comitato nazionale». Il tutto nella suggestione del progetto precedente che aveva visto analizzare l’eredità culturale e intellettuale di Pier Paolo Pasolini: «e non è casuale che tutto questo avvenga dopo l’omaggio a Pasolini», prosegue Santini «visti i molti punti di contatto tra i due autori nella visione appassionata della realtà e la sua trasfigurazione. Quasi un testimone passato da Pasolini, dopo gli Scritti corsari, a Testori: due intellettuali che, nella grandissima diversità che li contraddistingue, hanno in comune questa grande forza ed energia nell’affrontare il reale».

Nessuno sguardo al passato quindi, «ma una base di lancio per indagare davvero il futuro della scena. Il progetto di Latella vede sei giorni di condivisione di uno spazio di ricerca tra attori e pubblico. Quattro ore al giorno per attraversare la parola di Testori in una piattaforma assolutamente innovativa». Oltre alla Bottega Amletica (al teatro Rossini), ci saranno tre cantieri aperti alla Chiesa dell’Annunziata, in cui andrà in scena anche la primissima opera (La morte) di un Testori ventenne, mai rappresentata finora, a cura di Ian Galbani, Maria Chiara Arrighini con “Interrogatorio a Maria”, fino a Evelina Rosselli in un confronto con le parole della tragedia Sdisorè, riscrittura testoriana de l’Orestea di Eschilo. 

«Ma avremo modo di portare in scena addirittura la scrittura giornalistica di Testori, con Ermanna Montanari e il canto di Serena Abrami che offrono A te come a te, con un focus su tre articoli legati da un filo preciso, la violenza sulle donne. - prosegue Santini - Quindi è vero che c’è uno sguardo al passato, ma che viene attraversato da percorsi trasversali». Un percorso che gioca anche tra sacro e profano «nel cogliere i segni della trascendenza senza lasciare fuori nulla. La parte urbinate del progetto, scelta insieme a Vittorio Sgarbi, vede in scena sia la commedia pura de La Maria Brasca, testo vivo e moderno nella lettura di Andrée Ruth Shammah, che il ritorno di una grande attrice di casa nostra come Francesca Benedetti musa dell’autore milanese, che si immerge in un flusso verbale senza precedenti per restituire al pubblico Erodiade. Da qui si evince l’oceano di possibilità che questo autore ha donato con i suoi testi: dalle forme più canoniche di messinscena a quelle più sperimentali». Info e biglietti: Teatro Rossini 0721 387621, Teatro Sanzio 0722 2281.

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