Santoro lascia il timone alla Innocenzi
e attacca Grillo: "Cambi i toni"

Santoro lascia il timone alla Innocenzi e attacca Grillo: "Cambi i toni"
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Lunedì 5 Maggio 2014, 17:51 - Ultimo aggiornamento: 9 Maggio, 19:46
MILANO - Michele Santoro lascia il timone a Giulia Innocenzi per i prossimi quattro gioved sera su La7, con il nuovo programma Announo, e, in conferenza stampa, lancia la sua sfida a Beppe Grillo.



"Mi auguro che dismetta i toni illiberali - afferma il conduttore -. Contro Vauro ci sono stati toni inaccettabili, fino alle minacce, innescate da una forza politica che avrebbe invece il dovere di dissociarsi. Credo che di fronte a questo sia un'operazione di legittima difesa battersi nelle piazze per la libertà di stampa. Dopo le elezioni europee potrei andarci anch'io".

"O Grillo - conclude - impara a rispettare noi, o lo ripagheremo con la stessa moneta, ma non con la stessa tecnica".



Il leader M5S è stato invitato ad Announo, così come Berlusconi, ma il primo ad andare in studio, giovedì, sarà il premier Matteo Renzi. Il format ricorda il talent, ma anche il reality: in studio ci saranno 24 giovani di diversa estrazione sociale, che si confronteranno tra loro su un tema, poi nella seconda fase interverrà il politico di turno. "Lasceremo l'hashtag #stocon per capire su Twitter chi tra i ragazzi avrà il maggior consenso di pubblico e il vincitore si confronterà in un faccia a faccia con l'ospite - spiega Innocenzi -. Sarà un esperimento con un mix di generi". Ci saranno anche Travaglio, con una finestra sulle Europee, le vignette di Vauro, e naturalmente Santoro, quantomeno con la tradizionale anteprima.



Il conduttore tornerà con Servizio Pubblico anche l'anno prossimo. "Ho avuto un confronto con il nostro editore, Urbano Cairo, perchè ritenevo che fosse un ciclo concluso - afferma -. Invece Cairo ha insistito molto perchè io continuassi e alla fine sono stato contagiato e ho ceduto alle sue richieste". Tra gli aspetti da chiarire per il futuro ci sarà proprio l'atteggiamento nei confronti di Grillo, che divide Santoro da Travaglio. "A fine stagione avremo un confronto - afferma Santoro - per vedere in che modo continuare la collaborazione. Io vorrei avere più libertà su quel fronte, vorrei essere più chiaro nei confronti di Grillo". Il rapporto tra Santoro e l'ex comico è andato sempre più incrinandosi negli ultimi tempi, fino alla scorsa settimana, quando il giornalista è stato scelto come 'giornalista del giorno' sul blog di Grillo per la scelta di invitare in studio l'operaio della Lucchini Mirko Lami, ex candidato Pd, fortemente critico nei confronti del leader M5S.



"Non sapevo che fosse stato candidato del Pd, ma non è certo un elemento disdicevole - afferma Santoro -. La reazione di Grillo è quella di chi vuole conquistare i voti di Berlusconi, attaccando il Pd". "Certo - prosegue - Grillo dovrebbe fare mea culpa: prima diceva che la tv era morta e ora addirittura tratta con Vespa per andare a Porta a Porta".



Santoro assicura che non ci sono stati contatti con Berlusconi per un ritorno in trasmissione, dopo la partecipazione con boom di ascolti dello scorso anno. "Credo che sarebbe difficile per lui tornare - afferma - dopo il boom di ascolti dello scorso anno, in un momento in cui la politica non tira più come allora". Gli ascolti di Servizio Pubblico restano molto al di sopra della media di rete, ma sono calati rispetto alla scorsa stagione. "Online - sostiene il giornalista - si sta creando una sorta di piazza Tahrir anti istituzionale a prescindere. I talk show soffrono anche di questo".

"Comunque - prevede - ancora un anno di transizione e poi ci troveremo davanti a uno scenario televisivo completamente diverso".