Michele Guardì, insulti omofobi e sessisti in un fuorionda televisivo. La Rai apre un'indagine interna. Lui: accuse pretestuose

Choc a Le Iene. la presidente della commissione di Vigilanza Rai, Floridia: "Frasi irriguardose". Il regista de I Fatti vostri: "Frasi vecchie, mi sono già scusato"

Michele Guardì, insulti omofobi e sessisti in un fuorionda televisivo. La Rai apre un'indagine interna
Michele Guardì, insulti omofobi e sessisti in un fuorionda televisivo. La Rai apre un'indagine interna
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Giovedì 30 Novembre 2023, 16:18

Caso Michele Guardì, la Rai già nella giornata di ieri ha dato mandato per l'apertura di un audit interno e di tutte procedure aziendali previste sui fatti che riguardano lo storico regista televisivo. Lo rende noto Viale Mazzini, precisando che «la decisione è giunta dopo la messa in onda, martedì 28 novembre, su Italia 1, di un servizio contenente alcuni fuori onda del regista e sue dichiarazioni». 

Michele Guardì, cosa dice

 

«Si tratta di una cosa di 14 anni fa e nessuno allora si lamentò di quello successe. Hanno riso tutti, nessuno si è ribellato. Basta vedere quello che ha detto Magalli, che ha, tra l'altro, fatto presente che sono una persona molto invidiata. In ogni modo nessuno ha denunciato e il reato di insulto comunque si prescrive in cinque anni. È chiaramente una cosa pretestuosa, fatta per darmi fastidio», precisa Guardì precisando che attende quello che la Rai gli chiederà di fare dopo l'apertura dell'audit, «con il massimo rispetto per l'azienda che mi dà lavoro da 40 anni».

«Chiedo alla Rai di prendere posizione rispetto a quanto emerso su Michele Guardì. Le sue frasi irriguardose, in qualunque momento siano state pronunciate, sono incompatibili con il servizio pubblico, e l'azienda ha il dovere di intervenire pubblicamente tanto più in un momento in cui il dibattito sul linguaggio d'odio e sul contrasto alla cultura sessista, misogina e omotransfobica attraversa in maniera così decisiva il Paese». Così la presidente della commissione di Vigilanza Rai, Barbara Floridia, in merito agli insulti omofobi e sessisti pronunciati dal regista dei Fatti Vostri in alcuni fuorionda diffusi dalle Iene. «Non ha senso avere un contratto di servizio con previsioni molto specifiche e importanti su questo fronte, se poi non si agisce di conseguenza.

Mi aspetto una verifica puntuale da parte dell'azienda - sottolinea Floridia in una nota - sul rispetto del contratto, del codice etico e di ogni altro aspetto che riguarda questa vicenda».

COSA ERA SUCCESSO

«La morale è ciò che la gente vuole e dice, quando gli rode perché sei felice. L’invidioso vuole disturbare questa tua felicità, nel mio caso data da quarant’anni di successi». Siciliano, classe 1943, regista e autore televisivo dei più grandi programmi Rai, tra cui I fatti vostri, replica ai fuori onda, trasmessi due giorni da Le Iene. A Libero Guardì dice: «Chi ha mandato in onda questi audio ha scorrettamente preso delle battutacce, delle quali mi sono scusato a suo tempo e di cui mi scuso ancora oggi, che risalgono a quattordici anni fa». E ancora: «Queste frasi sono state estrapolate da fuori onda delle prime serate de I fatti vostri. Hanno preso queste vecchie cose per applicarlo a ciò che sta succedendo adesso, al dibattitto sulle discriminazioni di genere. Se mi permette, ritengo essere questo un atteggiamento giornalisticamente scorretto». Sulle accuse di sessismo l’autore televisivo replica: «È doveroso ricordare che nel mio gruppo di lavoro le donne hanno da sempre rivestito un ruolo apicale. Da almeno dieci anni, a capo c’è una donna che si chiama Giovanna Flora. Nella mia squadra la presenza di donne è almeno del cinquanta, sessanta per cento. È notorio che io non sono sessista. Io rispetto da sempre le donne, come rispetto gli omosessuali. Sono accuse infondate». «L’attacco che mi stanno rivolgendo è pretestuoso, dietro c’è qualche mandante», spiega il regista.

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