"La cultura dell'incontro", il Meeting di Rimini ad Ancona e Falconara

La locandina dell'evento
La locandina dell'evento
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Mercoledì 19 Agosto 2020, 03:10
ANCONA - Sarà uno dei primi momenti di riflessione collettiva sull’Italia e l’Europa del post-Covid, con lo sguardo rivolto al futuro. Il Meeting di Rimini quest’anno si terrà dal 18 al 23 agosto in modalità “blended”, sarà cioè trasmesso sulle piattaforme digitali (sito, social, canale Youtube), mentre alcuni eventi si terranno con presenza di pubblico nella sede della manifestazione, che quest’anno sarà il Palacongressi di Rimini. Ma il 2020 è anche l’anno della diffusione capillare del Meeting in 85 città italiane e 12 nazioni dalla Russia all’Argentina, nelle quali sono previsti eventi collegati alla manifestazione riminese.

Anche in Ancona e Falconara, con il patrocinio dei due Comuni, si potranno seguire in tre diverse serate di agosto alle 21,30, tre incontri del Meeting su maxi schermo in spazi all’aperto, adeguati alle norme anticovid.

Il 19 alla Corte del Castello di Falconara Alta: “L’abbraccio, verso la cultura dell’incontro” con il sociologo spagnolo Mikel Azurmendi; il 21 presso la parrocchia di Torrette, presentazione e proiezione  della mostra: “Vivere il reale”; il 24 alla Pineta del Passetto di Ancona verrà proiettato l’incontro con Julian Carron “Da dove nasce la speranza?”. Per partecipare agli incontri gratuiti, occorre prenotarsi presso l’indirizzo  centroculturalemanara@gmail.com è presentarsi con un certo tempo di anticipo.

«Durante il lockdown abbiamo deciso di realizzare il Meeting, pur nelle limitazioni più stringenti imposte dall’emergenza, perché siamo convinti che la manifestazione potrà essere una grande occasione, dopo la fase acuta della pandemia, di condividere le tante domande emerse sul significato della vita e della sofferenza, le domande e le preoccupazioni legate all’educazione e al lavoro, per poter affrontare con consapevolezza, responsabilità e speranza la ripresa di un’economia più sostenibile e giusta, di una convivenza sociale dignitosa, di una politica nazionale ed europea al servizio dell’uomo». È quanto ha dichiarato il nuovo presidente della Fondazione Meeting Bernhard Scholz.

«Il titolo del Meeting “Privi di meraviglia restiamo sordi al sublime”, scelto alla fine del Meeting precedente, poteva sembrare poco idoneo a questo momento storico, ma si è invece rivelato profetico», ha aggiunto Scholz. «Tante esperienze vissute in questi mesi così drammatici hanno dimostrato che lo stupore di fronte alla propria vita e alla vita dell’altro ci rende più consapevoli e più creativi, meno inclini alla scontentezza e alla rassegnazione. Solo soggetti grati e coscienti saranno in grado affrontare le sfide che ci attendono».
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