La colonna sonora delle Marche in cinque concerti dell’Orchestra Filarmonica saranno trasmessi su social e tv

Alessandro Bonato dirige l'Orchestra Filarmonica Marchigiana
Alessandro Bonato dirige l'Orchestra Filarmonica Marchigiana
di Fabio Brisighelli
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Sabato 23 Gennaio 2021, 06:00

ANCONA - “Soundelivery”, ovvero la Grande Musica dove vuoi tu, connota in due parole congiunte il nuovo progetto sinfonico della Form-Orchestra Filarmonica Marchigiana, presentato ieri in una conferenza stampa dal Teatro Pergolesi di Jesi dai vertici del sodalizio (il presidente Carlo Pesaresi, il direttore artistico Fabio Tiberi e il direttore principale Alessandro Bonato).

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L’istituzione regionale, rappresentata come la “Colonna sonora delle Marche”, scende puntualmente in campo con un cartellone pensato per gli spettatori a casa, posto che il perdurare della pandemia non permette di organizzare concerti in teatro con il pubblico. Sarà la musica - precisano gli organizzatori - ad uscire dal teatro e a raggiungere le persone nelle proprie mura domestiche con cinque concerti trasmessi in televisione grazie alla collaborazione con ÈTv Marche e in streaming sui social dell’Orchestra (su Facebook e su YouTube). E c’è di più: il giorno prima di ogni singolo concerto ci sarà una breve conversazione di venti minuti, anche questa in tv e sui social, nell’ambito di una serie di Form Café intitolata “A ragionar di musica”, per introdurre lo spettatore al programma tra note musicali e aneddoti.


L’innovazione
Il presidente Form Pesaresi ha evidenziato in particolare come i social network si siano rivelati un ottimo strumento per mantenere il dialogo con il pubblico durante la chiusura forzata dei teatri: «Quest’anno - ha aggiunto - oltre al web potenziamo la nostra presenza con il mezzo televisivo per raggiungere una vasta platea di spettatori».

Il direttore Fabio Tiberi ha ripreso per l’occasione il concetto di “Sound Experience”, a cui si è ispirata l’orchestra nel recente passato: far rivivere cioè al pubblico un’esperienza legata a una particolare idea di presa del suono, vissuto dal punto di ascolto del direttore d’orchestra, con l’emozione di essere dentro la musica. 


Il cartellone prende il via il 30 gennaio con il titolo “Brahms 2”, che comprende l’esecuzione da parte dell’Orchestra diretta da Bonato dell’Ouverture “Rosamunde” (“Die Zauberharfe”, l’Arpa magica) D.644 di Schubert e la Sinfonia n.2 in re maggiore Op.73 di Brahms, appunto. Il 13 febbraio il programma ha per titolo “Mozart 40”, e si incentra sulla Sinfonia concertante per violino (Alessandro Milani), viola (Luca Ranieri) -entrambi i solisti sono prime parti dell’Orchestra Sinfonica della RAI- e orchestra, seguita dalla celebre Sinfonia n.40 in solo minore K550, sempre di Mozart.

Sul podio, ancora il maestro Bonato. Il concerto del 27 febbraio è all’insegna di una stimolante novità: l’orchestra tributa un omaggio ad Astor Piazzolla, nel centenario della nascita, con “Tango Suite”, coinvolgendo come solista il marchigiano Daniele Di Bonaventura e il suo straordinario bandoneon (tipo di fisarmonica molto legata al tango, ndr.). Il concerto del 13 marzo si misura con Malher e con la sua suggestiva Sinfonia n.1 in re maggiore “Il Titano” (nella trascrizione per orchestra da camera di Klaus Simon). Dirige il maestro Manlio Benzi. “Beethoven 7” dà titolo al programma dell’ultimo appuntamento, che prevede l’esecuzione del Concerto per clarinetto (Calogero Palermo, primo clarinetto dell’Orchestra Royal Concertgebouw di Amsterdam) e orchestra d’archi di Aaron Copland, quindi la celebre Sinfonia n.7 in la maggiore Op.92 di Beethoven, con la direzione ancora di Bonato.

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