I grandi numeri
Grandi numeri quelli che si incontreranno nel 2024: sarà il centenario della morte del compositore Giacomo Puccini e sarà anche la sessantesima edizione del Macerata Opera Festival, storia lirica iniziata nel 1921 (con l’Aida voluta per amore di un soprano e sostenuta economicamente dal conte Conti) e proseguita con cadenza annuale alcuni decenni grazie alla proposta artistica di Carlo Perucci sostenuta allora dal solo Comune di Macerata. Storie diverse e di successo, facendo ovviamente le debite proporzioni. Il sessantesimo Macerata Opera Festival 2024 sarà dedicato principalmente appunto al compositore Giacomo Puccini nel centenario della morte, con l’esecuzione, per la prima volta allo Sferisterio, della Fanciulla del West, cui seguiranno altre due opere molto celebri come Turandot e La Bohème.
La filosofia
Il direttore artistico Paolo Pinamonti spiega la filosofia ispiratrice del cartellone 2024 allo Sferisterio: «Puccini non avrebbe bisogno di celebrazioni essendo uno degli autori più eseguiti nei teatri di tutto il mondo, tuttavia la programmazione dello Sferisterio per questo centenario, che coincide con la sessantesima edizione del Festival, vuole sottolineare i profondi legami di Puccini con il Novecento europeo».
La tradizione
Non solo Puccini, non solo lirica sul palcoscenico dello Sferisterio: si prosegue nel solco di una tradizione oramai collaudata: «Non mancheranno - osserva infine il direttore artistico del Macerata Opera festival Paolo PInamonti - altri appuntamenti, come con la danza, con la prima assoluta di una nuova coreografia di Marcos Morau, in coproduzione con l’Ater balletto, Notte Morricone».