Il direttore artistico Pinamonti e il cartellone 2024 dello Sferisterio: «La scelta di Puccini per sottolineare i legami con il Novecento europeo»

Il direttore artistico Pinamonti e il cartellone 2024 dello Sferisterio: «La scelta di Puccini per sottolineare i legami con il Novecento europeo»
Il direttore artistico Pinamonti e il cartellone 2024 dello Sferisterio: «La scelta di Puccini per sottolineare i legami con il Novecento europeo»
di Luca Patrassi
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Sabato 19 Agosto 2023, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 20 Agosto, 08:22
MACERATA - Il direttore artistico dello Sferisterio Paolo Pinamonti il cartellone 2024 lo aveva annunciato, sostenuto e difeso, per grandi linee, in un recente consiglio di amministrazione dell’Associazione e ora lo ha presentato ufficialmente, poco prima del sipario sulla stagione 2023 che andrà a chiudersi oggi con l’ultima replica di Lucia di Lammermoor. 


I grandi numeri


Grandi numeri quelli che si incontreranno nel 2024: sarà il centenario della morte del compositore Giacomo Puccini e sarà anche la sessantesima edizione del Macerata Opera Festival, storia lirica iniziata nel 1921 (con l’Aida voluta per amore di un soprano e sostenuta economicamente dal conte Conti) e proseguita con cadenza annuale alcuni decenni grazie alla proposta artistica di Carlo Perucci sostenuta allora dal solo Comune di Macerata. Storie diverse e di successo, facendo ovviamente le debite proporzioni. Il sessantesimo Macerata Opera Festival 2024 sarà dedicato principalmente appunto al compositore Giacomo Puccini nel centenario della morte, con l’esecuzione, per la prima volta allo Sferisterio, della Fanciulla del West, cui seguiranno altre due opere molto celebri come Turandot e La Bohème.


La filosofia


Il direttore artistico Paolo Pinamonti spiega la filosofia ispiratrice del cartellone 2024 allo Sferisterio: «Puccini non avrebbe bisogno di celebrazioni essendo uno degli autori più eseguiti nei teatri di tutto il mondo, tuttavia la programmazione dello Sferisterio per questo centenario, che coincide con la sessantesima edizione del Festival, vuole sottolineare i profondi legami di Puccini con il Novecento europeo».

L’inaugurazione sarà nel segno di una prima volta nella lunga storia dell’Arena maceratese che pure ha visto mettere in scena centinaia di titoli. Direttore Pinamonti, perchè questa scelta? «L’inaugurazione della stagione lirica sarà affidata al maestro Donato Renzetti che dirigerà la magnifica partitura de La fanciulla del West, curiosamente mai cantata sul palcoscenico dello Sferisterio. Si tratta forse una delle opere più coinvolgenti dal punto di vista narrativo con una ricchissima tavolozza di colori orchestrali». Avanti nel segno di Puccini: «Gli altri due titoli, Bohéme e Turandot, rappresentano gli esordi e l’ultima testimonianza del grande genio pucciniano. Inoltre è previsto un progetto in cui le opere del trittico - Tabarro, Suor Angelica e Gianni Schicchi - dialogheranno con altre pagine coeve del Novecento». 


La tradizione


Non solo Puccini, non solo lirica sul palcoscenico dello Sferisterio: si prosegue nel solco di una tradizione oramai collaudata: «Non mancheranno - osserva infine il direttore artistico del Macerata Opera festival Paolo PInamonti - altri appuntamenti, come con la danza, con la prima assoluta di una nuova coreografia di Marcos Morau, in coproduzione con l’Ater balletto, Notte Morricone».

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