Enzo Iacchetti si commuove per la mamma: «L'ho cercata nelle donne della mia vita, ma...»

Enzo Iacchetti e Vittoria Belvedere ospiti a “Oggi è un altro giorno” su Raiuno
Enzo Iacchetti e Vittoria Belvedere ospiti a “Oggi è un altro giorno” su Raiuno
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Mercoledì 9 Marzo 2022, 16:44

Enzo Iacchetti  a “Oggi è un altro giorno” su Raiuno. Enzo Iacchetti è stato ospite della trasmissione condotta da Serena Bortone assieme a Vittoria Belvedere, con cui è protagonista a teatro con la commedia “Bloccati dalla neve”.  

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Enzo Iacchetti e Vittoria Belvedere ospiti a “Oggi è un altro giorno” su Raiuno

Enzo Iacchetti e Vittoria Belvedere a “Oggi è un altro giorno”

Enzo Iacchetti e Vittoria Belvedere ospiti a “Oggi è un altro giorno” di Serena Bortone su Raiuno.

Enzo ha parlato della voglia che ha avuto fin da bambino di entrare nel mondo della spettacolo: «Dall’età di 9 anni fino a 39 – ha spiegato - ho fatto di tutto per fare questo mestiere, con grande perseveranza. Ero certo che ce l’avrei fatta, scappavo da chiunque mi dicesse di fare altro, a partire da mio padre Antonio che considerava quello dello spettacolo un brutto mondo. Voleva che studiassi, a volte mi nascondeva le chitarre che compravo con i soldi del mio lavoro».

Commosso il ricordo della mamma ormai scomparsa: «Papà non ha fatto in tempo a vedere il mio successo, ma mia mamma Maria è stata molto fiera di me fino a qualche anno fa. Mi manca molto, l’ho sempre amata e porto una sua foto quando sono in tournée. L’ho cercata nelle donne che ho incontrato nella mia vita ma non l’ho mai trovata, soprattutto la sua tenerezza e la capacità di perdonare».

Vittoria Belvedere, con una ricca carriera cinematografica e televisiva alle spalle, ha ricordato invece quando ha girato un film in Russia, durante gli anni di Mikhail Gorbaciov: «Ho un ricordo molto triste. Allora si pensava a qualcosa che migliorasse la situazione, ma in giro c’era ancora molta povertà e anche nei mercati c’erano diverse persone che, sebbene con grande dignità, chiedeva l’elemosina. Poi ho in mente la lunga fila davanti ai ristoranti, ma in coda c’erano soltanto i turisti e non i cittadini russi...».

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