“Un vento senza nome” a La Fenice
C’è una nuova Irene Grandi a Senigallia

“Un vento senza nome” a La Fenice C’è una nuova Irene Grandi a Senigallia
di Agnese Testadiferro
3 Minuti di Lettura
Venerdì 15 Maggio 2015, 16:19 - Ultimo aggiornamento: 16:42
SENIGALLIA - Irene Grandi al Teatro La Fenice di Senigallia. Irene Grandi domani (16 maggio) al Teatro La Fenice di Senigallia con il tour teatrale "Un vento senza nome" e il nuovo singolo "Casomai" da oggi in tutte le radio.



Una nuova Irene, che dopo cinque anni ritorna a splendere e a regalare emozioni con una ventata di novità: un nuovo album, un nuovo tour, un nuovo contratto discografico, con la Sony Music. Oggi, nel 2015 e dopo cinque anni di silenzio, Irene è raggiante, negli occhi e nella voce. Pronta a ritornare nelle Marche dopo la partecipazione a Sanremo. Undici inediti di cui “per la prima volta ne sono autrice. Un concerto con sonorità eleganti e calde, in un'atmosfera intima quanto ricca di energia in cui ci saranno, con mia felicità, i fiati ed anche uno spettacolo nello spettacolo”.



Ma, come lei tiene a precisare, ci sarà una “Irene più matura, con un nuovo atteggiamento di positività nei confronti della vita”, ma soprattutto ancora più grintosa e raggiante di come siamo abituati a vederla sin dagli inizia della sua carriera. (Infoline Diade Promozioni 335 7955736),



Chi è Irene Grandi oggi?

Una donna nuova che è rinata. Sono molto contenta e soddisfatta di ciò che sono riuscita a fare con me stessa. E devo dire grazie anche alla mia band e al mio staff per aver fatto insieme ... un ottimo lavoro di squadra.



In questo lungo periodo ha lavorato su se stessa?

Si, molto. Il mio è stato un lavoro di introspezione e il frutto di questo sono le mie canzoni, con nuovi argomenti da raccontare. Ho avuto la possibilità di riflettere e fare ciò che avrei sempre voluto fare. Ho scoperto la bellezza di viaggiare in compagnia solo di se stessi e mettermi quindi alla prova.



Prima cosa le mancava?

Probabilmente il tempo. Ho apprezzato la bellezza di dedicarmi a me stessa, di fermarmi a riflettere e di non rincorrere gli impegni e le scadenze. Mi mancava anche la libertà di scegliere: ed io ora ho deciso di scegliere. Il silenzio mi ha dato ispirazione.



E cosa ne è emerso?

La scrittura. Il desiderio di mettermi a scrivere l'ho avuto sempre ... ma non avevo il tempo. Ho capito che pensare positivo, come dice Jovanotti, funziona davvero!



In cosa crede?

Nel potere delle relazioni e nella sincerità verso se stessi: bisogna saper scegliere, avere il coraggio di cambiare e capire quali sono le proprie esigenze.



Sanremo: come è stato il ritorno?

Bellissimo! È stato il più bel Festival di Sanremo di tutta la mia vita.



Perché?

Ero contenta, e serena! È andato tutto bene. Avevo una bellissima squadra, una canzone strepitosa, un disco di cui sono orgogliosa ed ero lì, per la prima volta, come autrice e con tante novità. È stato quindi il Sanremo che mi sono goduta di più.



Se glielo avessero chiesto, lo avrebbe presentato, come le sue colleghe Emma e Arisa?

A dire il vero non ne sarei stata molto entusiasta della proposta!



Cosa ha capito di se stessa?

È stato come se rinascessi un'altra volta. Ho capito che non ho sempre bisogno di esagerare o di gridare, e questo anche perché ho trovato nella mia voce un'espressività diversa e un nuovo modo di essere. Più matura e meno irruente. E grazie a Stefano Bollani e Saverio Lanza ho capito che in me c'è forza anche nella normalità.



"Un vento senza nome". Un titolo curioso e al tempo stesso che fa riflettere. Una metafora di vita. Come è nata la canzone?

Il testo è nato proprio in una giornata di vento, in un posto lontano. Il vento quel giorno parlava molto, impediva di uscire e mi sono detta "forse è il caso che io lo racconti questo vento!". Ho iniziato di getto a scrivere, e piano piano ne è nata la storia di una donna che impara a volersi più bene lasciandosi alle spalle una situazione che non le appartiene più. Quando è stata scelta per essere presentata a Sanremo fui felicissima, anche perché nessun testo fu scritto in previsione del Festival!



Che ci sarà nel futuro?

Una sorpresa che verrà svelata tra non molto...



Da Firenze a Senigallia, cosa ama di più del viaggio?

La strada! E confermo, come ho detto l'anno scorso, che scorazzerei tra le colline marchigiane in motorino ...dalle Grotte di Frasassi al Conero.



È felice?

Si!
© RIPRODUZIONE RISERVATA