Greta Panettieri al Cotton Club
canta i grandi successi di Mina

Greta Panettieri
Greta Panettieri
3 Minuti di Lettura
Venerdì 26 Ottobre 2018, 13:09
ASCOLI - È nata artisticamente in America ma è in Italia che il suo temperamento da protagonista del palcoscenico musicale ha preso avvio. È Greta Panettieri, una delle voci più incantevoli del panorama delle sette note internazionali, in arrivo questa sera al Cotton Club di Ascoli per inaugurare un cartellone ricco di eventi e di professionisti: dal cantautore Bungaro al vulcanico Gegè Telesforo, sino al batterista di Pat Metheny, Paul Wertico.
Intitolato “Non gioco più”.

L’artista, che oltre ad essere cantante e compositrice, è autrice delle canzoni di molti colleghi e anche pluristrumentista, dato che suona il violino, la chitarra e il pianoforte, sarà la straordinaria protagonista dello spettacolo “live” intitolato “Non gioco più”. Sarà affiancata da un pool di ottimi strumentisti: il sassofonisa Max Ionata, il bassista Giuseppe Bassi, il batterista Alessandro Napolitano e il pianista Andrea Sammartino. Il recital al Cotton Lab trae spunto dall’acclamato album omonimo, disco che rilegge i successi di Mina, grazie ad uno stile del tutto inedito ed originale, riproponendo anche il virtuosissimo “Brava”, che nell’incisione unisce le sue eccellenti doti vocali con la tromba di Fabrizio Bosso. Si tratta di un concerto che ha conquistato il pubblico italiano registrando il tutto esaurito in tanti teatri e club, e anche negli States su importanti stage, tra cui il “Rockwood Music Hall” di New York.

Un “live” fortunato dunque, come le sorti della gemella fatica discografica, che è stata distribuita persino in Giappone. Un percorso che ha permesso di esportare “Un anno d’amore” in lingua francese, mediante una versione che ha trasformato completamente sia la canzone, sia il sentimento contenuto in essa e quindi anche l’interpretazione di Greta Panettieri. Accade sempre quando l’artista si cimenta in brani adottando altri idiomi, di cui si fa continua e perfetta portavoce, che sia inglese, brasiliano o spagnolo. La serata permetterà alla brava vocalist di cimentarsi in innumerevoli cavalli di battaglia della “Tigre di Cremona”, virandoli in una chiave inedita anche grazie ad una voce che si conferma un vero e proprio “strumento”, eclettico e sofisticato.

Le atmosfere dei brani - da “Conversazione” a “Se telefonando” - avranno il compito di custodire varie suggestioni: da quella del mondo del jazz, notturno e fumoso, a quella della canzone italiana d’autore negli anni ‘60 e ‘70, che riporta il pubblico ai varietà del boom economico. Il tutto incarnato dal carisma e dalla poliedricità di Greta Panettieri, accanto ad un ensemble di fuoriclasse, con la sua voce pronti a regalare un frammento di perla rara nell’universo concertistico europeo. Lei, che si è espressa sinora in vari generi - tra bossanova, pop rivisitato e jazz - appare straordinaria in questa versione, che vuol essere anche un appassionato omaggio alla migliore voce femminile italiana di tutti i tempi. Anche se è facile pensare che una tale operazione possa rimanere solo una parentesi della sua vita artistica. «A me la musica piace tutta: so di appartenere a un genere ma non voglio dare una definizione o un giudizio, perché penso sia restrittivo per me» afferma Greta Panettieri, attesissima questa sera ad Ascoli con il suo quartetto. «E’ necessario alla fine trovare la propria voce, personalizzarsi, esprimersi. A me non va di ghettizzarmi, voglio provare a trovare una linea espressiva» aggiunge l’artista, chiamata dal “Cotton Club” ad iniziare la stagione col botto, tra arte e glamour.
© RIPRODUZIONE RISERVATA