Ancona Classica, sinergia di note. Form e Amici della Musica mettono a sistema la loro collaborazione: 12 appuntamenti fino a maggio

Il sostegno della Politecnica che si avvale di Spaziomusica

Il celebre solista di violino Stefan Milenkovich, artista quarantenne nato a Belgrado
Il celebre solista di violino Stefan Milenkovich, artista quarantenne nato a Belgrado
di Fabio Brisighelli
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Venerdì 12 Gennaio 2024, 01:55 - Ultimo aggiornamento: 12:39

La Form, Orchestra Filarmonica Marchigiana, e gli Amici della Musica “Guido Michelli” di Ancona, le due istituzioni musicali già aperte a una fattiva collaborazione tra loro nei rispettivi programmi della stagione concertistica nel capoluogo, mettono a sistema e amplificano sotto l’egida del Comune di Ancona la loro sperimentata sintonia sul campo. Una collaborazione sostenuta dall’Università Politecnica delle Marche che si avvale anche della presenza di Spaziomusica - Ancona Jazz Festival. 

Il cartellone

Ne nasce un cartellone di dodici appuntamenti da gennaio a maggio 2024, sei della Filarmonica e sei degli Amici della Musica, che definiscono la stagione congiunta all’insegna della denominazione “Ancona Classica - cameristica, sinfonica, concertistica”. Le sedi dei concerti sono com’è noto il Teatro delle Muse, per l’apertura e la chiusura di stagione, e il Teatro Sperimentale per tutti gli altri appuntamenti. Il cartellone, rivisitato nella concertata unione artistica e che mette in campo le peculiarità e i punti di forza delle due istituzioni musicali anconetane, ha come filo conduttore comune quello del viaggio: un viaggio della musica lungo cinque mesi in cui si incrociano le “Geografie musicali” della Form con “La rosa dei venti” della Società degli Amici della Musica. Un itinerario strumentale aperto nei due programmi all’incontro con compositori celebri e nuovi, un viaggio in compagnia di direttori e interpreti di vaglia. Il programma della “Michelli” è già stato ufficializzato in un precedente incontro con la stampa, e va dal concerto per il Giorno della Memoria” (il 26 di questo mese), attraverso le presenze di rango di Senese e di Gallo (violino e pianoforte) per Beethoven e del violino di Milenkovich, fino alla voce “regina” di Cristina Zavalloni, nell’ultimo concerto di aprile con la Filarmonica.

Il programma della Filarmonica Marchigiana, che viene presentato in questi giorni, ha un itinerario di avvio con la Quinta Sinfonia di Beethoven (mercoledì 17 gennaio alle Muse). Come dire: “bussa alla porta un destino di bellezza”. La presentazione del cartellone unico che unisce le specificità delle due realtà musicali in oggetto ha avuto il crisma ufficiale nella conferenza stampa di ieri in Comune alla presenza dell’assessore alla Cultura Bertini, del presidente della Form Del Gobbo, del presidente degli Amici della Musica Ferretti, che sono intervenuti nel dibattito unitamente al rappresentante della Politecnica Staffolani, del direttore artistico della stagione delle Muse De Vivo e del maestro Tiberi (designato a sostituire Guido Barbieri alla direzione artistica degli Amici della Musica).

La convergenza

La convergenza delle due istituzioni musicali in “Ancona classica” è stata concordemente valutata come un’ottimizzazione dell’offerta e della cultura musicale della città. Significativo il riferimento dell’assessore Bertini alla Fondazione del Teatro delle Muse, che dovrà essere coinvolta. La valorizzazione del teatro d’opera, che tanto lustro in un recente passato ha reso alla città, deve essere un punto fermo della rivitalizzazione culturale di Ancona. «Anche la lirica - ha affermato De Vivo - deve essere rimessa opportunamente in partitura».

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