​Spiritualità e industria a Fabriano
per la mostra "Da Giotto a Gentile"

​Spiritualità e industria a Fabriano per la mostra "Da Giotto a Gentile"
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Giovedì 15 Gennaio 2015, 10:30 - Ultimo aggiornamento: 21:54

FABRIANO - Spiritualità ed industria unite dall’arte di Giotto e Gentile.

Questa la giornata vissuta ieri nella città della carta a pochi giorni dalla chiusura della grande esposizione curata da Vittorio Sgarbi. Una delegazione di vescovi della Conferenza Episcopale Italiana della Marche e rappresentanti di Confindustria di Ancona e Venezia hanno visitato la mostra fabrianese a pochi giorni dalla chiusura, rimanendone profondamente colpiti.

La folta delegazione della Cei marchigiana guidata dal neo cardinale Edoardo Menichelli ha visitato ieri mattina la pinacoteca sede dell’esposizione fabrianese, contemplandone la bellezza e lo spessore artistico.

Accolti con calore dal Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, dal presidente della Fondazione Carifac Guido Papiri, dal sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola e dal vescovo fabrianese Giancarlo Vecericca la delegazione si è poi addentrata all’interno della mostra per scoprirne i segreti. Lo stesso cardinale Menichelli ha poi voluto sottolineare l’importanza dell’arte come altissima forma di evangelizzazione. “La Chiesa ha sempre saputo anticipare la metodologia educativa - ha osservato il Cardinale marchigiano - capace di abbracciare tutti i sensi dell’umano. Proprio per questo l’evangelizzazione attraverso la cultura permette di toccare la Fede, facendola arrivare a fondo nel cuore di tutti. Un modo comunicativo che da il senso profondo della contemplazione, sicuramente da recuperare anche in questi tempi che non permettono di potersi fermare per più di pochi secondi. Ringrazio infine fortemente tutta la fondazione Carifac, il vescovo della Diocesi Don Giancarlo Vecerrica per l'ospitalità ricevuta". Le Marche come museo diffuso secondo il Cardinale Menichelli, dove ogni città è scrigno d’arte e di spiritualità in grado di conservare il senso di una unità culturale attraverso la fede.

Nel pomeriggio, organizzata da Confindustria Ancona in collaborazione con Veneto Banca, dopo la visita della mostra “Da Giotto a Gentile” (guidata dallo stesso curatore nel primo pomeriggio) si è sviluppato l’incontro tra gli imprenditori e Vittorio Sgarbi sul tema "Creatività tra Arte e Manifattura" con la delegazione di Confindustria Venezia guidata dal presidente Matteo Zoppas. Un incontro sotto il segno dell’arte, punto di contatto per descrivere la collaborazione attiva tra le Marche ed il Veneto a livello manifatturiero. I lavori sono stati aperti da Diego Mingarelli (presidente Comitato Piccola Industria di Confindustria Ancona) che ha paragonato gli imprenditori ad artisti capaci di portare l'arte anche nelle realtà industriali capaci di costruire la speranza.

Dopo i saluti di Claudio Schiavoni (presidente di Confindustria Ancona), Nando Ottavi presidente Confindustria Marche e Matteo Zoppas, presidente di Confindustria Venezia e consigliere di Veneto Banca (insieme a quelli di Maurizio Benvenuto, consigliere di Veneto Banca in rappresentanza del Centro Italia) la parola è passata a Vittorio Sgarbi, che ha catalizzato le attenzioni del pubblico presente all’interno dell’Oratorio della Carità ricordando la genesi della mostra e declinando la stessa anche dal punto di vista economico: volano imprescindibile per la ripresa economica mai scissa da quella culturale. "La forza dell'Italia è quella dei piccoli luoghi che fanno della nostra realtà una forza unica: ecco l'unione tra arte e manifattura. La politica ora renda fruttuosa l'Italia, immagini la rinascita con la consapevolezza della ricchezza del nostro paese, che è il più ricco del mondo".

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