Blackout per il caldo in tutta Italia: cosa si rischia e come chiedere l'indennizzo «fino a 300 euro»

di Redazione Web
Domenica 23 Luglio 2023, 16:56 | 2 Minuti di Lettura

La regione più colpita

Analizzando i dati di E-Distribuzione, la più grande società in Italia nel settore della distribuzione di energia elettrica, che copre 31,5 milioni di cittadini in più di 7.400 Comuni (l'85% dei volumi distribuiti), Consumerismo ha scoperto che negli ultimi giorni, tra lavori programmati e interruzioni improvvise di energia, i blackout sul territorio italiano sono centinaia al giorno.

La regione più colpita, secondo la rilevazione di Consumerismo No profit, è la Sicilia, con continue sospensioni delle forniture energetiche su tutto il territorio regionale. «In un momento in cui gli utenti hanno maggiore bisogno di elettricità, disservizi di questo tipo arrecano un danno enorme alla popolazione - spiega il presidente Luigi Gabriele -. Oltre all'impossibilità di usare ventilatori e condizionatori, e quindi di difendersi dal caldo, i continui blackout energetici rischiano di danneggiare elettrodomestici e, nel caso di frigoriferi e freezer di case private, ristoranti ed esercizi commerciali, di deteriorare tonnellate di cibo con danni economici enormi».

Gli indennizzi previsti

«Per questo - continua Gabriele - ricordiamo agli utenti che la normativa attuale prevede indennizzi per le vittime delle interruzioni di fornitura, in base a parametri precisi che variano a seconda della dimensione del comune di residenza». Nello specifico gli indennizzi valgono: in comuni con meno di 5mila abitanti se l'interruzione è superiore alle 16 ore consecutive.

In comuni con più di 5mila ma meno 50mila abitanti se l'interruzione superiore alle 12 ore consecutive. In comuni con più di 50mila abitanti: se l'interruzione è superiore alle 8 ore consecutive. Nel caso in cui ci sia stata una interruzione superiore allo standard previsto scatta un indennizzo automatico pari a 30 euro, incrementato di 15 euro per ogni 4 ore di interruzione sino ad un massimo di 300 euro, il quale sarà riconosciuto in bolletta dal proprio fornitore per conto del distributore di zona. Questi indennizzi non precludono l'eventuale possibilità di avanzare una richiesta di risarcimento del danno nei casi in cui si verificano danneggiamenti a dispositivi/elettrodomestici o impossibilità di poter svolgere l'attività lavorativa.

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