World League di vela, Claudia ha bruciato sul tempo Alberto Rossi: «Papà, che bello batterti»

di Lucilla Niccolini
Martedì 25 Aprile 2023, 02:50 - Ultimo aggiornamento: 15:40 | 2 Minuti di Lettura

Alberto: «Ho pure virato sulle sue vele, è l’avversaria, non mia figlia»

Superato da sua figlia. Alberto Rossi, brucia la sconfitta?
«Assolutamente no. Mi sono difeso. Poi, al termine, come non esultare per lei?».
Si è difeso fino all’ultimo, ma in maniera differente, contro sua figlia?
«Ci trattiamo da avversari. Anzi, è successo che le ho virato sulle vele, per un attimo mi è dispiaciuto vedere il disappunto sulla sua faccia. Ma è quello che si fa per vincere».
Dopo, a terra?
«Si scatenano i commenti, con grande serenità. E con franchezza ci scambiamo le osservazioni sugli errori commessi. Però, ognuno ha i suoi segreti, e se li tiene per sé».
Il pregio che più ammira in Claudia?
«La determinazione, la capacità di concentrazione per tutta la regata. È molto brava».
Qualche difetto da correggere?
«Faccio fatica a individuarlo. Sa anche perdere. Forse un’osservazione: troppo severa con se stessa, indipendentemente dal risultato. Anche quando vince, non è soddisfatta se ritiene di non avere navigato bene».
La conquista più grande di Claudia?
«Riuscire a guidare un team di professionisti, tutti uomini. Nonostante la giovane età, è riuscita farsi riconoscere come leader indiscusso. Ha costruito molto bene la sua strada».
Cosa le scoccia di più, quando viene sconfitto da lei?
«Non riesco a essere altrettanto dispiaciuto, come quando sono altri a battermi. Ma fino alla fine, anche contro di lei corro per vincere, come fossimo due sconosciuti. Poi, torniamo a essere padre e figlia».
In famiglia per chi tifano?
«Mia moglie sostiene che tiene sempre per chi è dietro. Ed è vero. Pur non concedendole mai nulla, in regata, alla fine mi unisco alla famiglia nella felicità. Tanto più, perché la vedo crescere, competizione dopo competizione, e diventare brava, sempre più appassionata. Nonostante il sacrificio, sul mare ha imparato anche un modo di vivere».
Nessuna gelosia in famiglia?
«Tutti gioiscono dei rispettivi successi. Nessuna gelosia, per le vittorie di Claudia, da parte delle sorelle, che hanno mille altri motivi di essere soddisfatte. Poi certo, con Claudia ho occasione di passare più tempo insieme, durante le competizioni. Ma una volta a casa, cerco di recuperare con le altre figlie, appena possibile. L’affetto non si pesa. Non conta la quantità, ma la qualità».

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