Questa mattina si comincerà a votare alla nove, dopo una nottata di trattative ma soprattutto dopo una giornata delirante con la fuga in avanti di Salvini che non ha esitato ad umiliare la seconda carica dello Stato. E lo ha fatto dopo aver dimostrato un totale e assurdo disprezzo per figure come Marcello Pera, Carlo Nordio e Letizia Moratti, bruciate senza il minimo riguardo per inseguire il suo folle disegno di imporre al Quirinale una donna o un uomo di centrodestra. È stato imbarazzante vedere che la presidente del Senato Casellati non ha ottenuto nemmeno i voti che avrebbe potuto ricevere dal centrodestra, ma secondo me non è stato corretto nemmeno che lei continuasse a presiedere i lavori durante lo spoglio delle schede con la sua candidatura in corso di votazione. Ma tant’è. E in una giornata come quella vissuta ieri, tutto è possibile. Mentre scrivo e sono quasi le 22, siamo arrivati al punto che dopo l’autoschiaffo Salvini e il centrodestra hanno deciso finalmente di mettersi attorno al tavolo delle trattative con la volontà di trovare un nome condiviso. Anche se durante la conferenza stampa il leader della Lega ha ribadito la sua intenzione di battersi per una donna.
*capogruppo Pd Regione Marche
© RIPRODUZIONE RISERVATA