Truffa alla Rocca di Sassocorvaro, condannato il presidente della Pro loco Brugnettini. Nuovo incarico dal Comune

Truffa alla Rocca di Sassocorvaro, condannato il presidente della Pro loco Brugnettini. Cala una cappa di silenzio, il sindaco Grossi tace
Truffa alla Rocca di Sassocorvaro, condannato il presidente della Pro loco Brugnettini. Cala una cappa di silenzio, il sindaco Grossi tace
di Eugenio Gulini
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Sabato 2 Dicembre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 11:17

SASSOCORVARO - Esplode il caso della truffa al Comune di Sassocorvaro Auditore che coinvolge la Pro loco. Due ex guide della Rocca ubaldinesca, Paola Tiberi e Graziano Bondioli, scrivono al sindaco Daniele Grossi e ai consiglieri per conoscere le ragioni della determina, pubblicata all’albo pretorio il 20 novembre scorso, per l’“affidamento del servizio di organizzazione visite guidate e servizi aggiuntivi all’interno della Rocca ubaldinesca alla Pro Loco di Sassocorvaro e relativa lettera di affidamento sottoscritta dal presidente della Pro loco Roberto Brugnettini”.

Il decreto penale

Domanda quando mai pertinente visto che - secondo gli atti giudiziari allegati alla lettera - il Tribunale di Urbino ha emesso nei confronti del presidente della Pro loco di Sassocorvaro Roberto Brugnettini, lo scorso 14 marzo, un decreto penale di condanna per truffa continuata ai danni del Comune alla pena (sospesa) di 9.950 euro di multa.

In base alle indagini della Guardia di Finanza, il pubblico ministero aveva chiesto la condanna perché Brugnettini si sarebbe procurato un ingiusto profitto, “con artifizi e raggiri inducendo in errore il Comune di Sassocorvaro”, per gli incassi del bookshop della Rocca pari a 3.080,50 euro per gli anni 2018 e 2019 non annotati nei rendiconti annuali e nei documenti forniti dal Comune proprietario del bene e per il rimborso spese di 640 euro “falsamente indicati nei documenti contabili dell’associazione come corrisposti nel corso del 2019 dalla Pro loco a due accompagnatori turistici della Rocca” che in realtà sarebbero stati pagati dal Comune.

Il sindaco Grossi tace

Le due ex guide a suo tempo hanno presentato un esposto sulla gestione della Rocca e ora lamentano di essere state estromesse dalla Pro loco ed emarginate nel paese.

Il sindaco Grossi afferma di essere stato indagato nell’indagine con successiva archiviazione e ora non rilascia dichiarazioni. 

«A Sassocorvaro, le persone, almeno quelle che ho conosciuto io – dichiara Graziano Bondioli, una delle due ex guide - sono spesso in confusione trasformando il colpevole in vittima; viceversa le vittime che si sono prodigate per mettere in evidenza le irregolarità della gestione della Rocca diventano colpevoli».
Parla del presidente della Pro loco Roberto Brugnettini, condannato appunto per truffa continuata al Comune di Sassocorvaro Auditore, e parla di sé e di Paola Tiberi, esclusi dalla vita associativa della Pro loco.

Danno all'ente locale

Il Comune di Sassocorvaro ha subito un danno economico e dovrebbe rivalersi nei confronti del condannato, invece gli affiderebbe nuovamente l’incarico per la gestione della Rocca. E il sindaco Daniele Grossi, invece di offrire piena trasparenza sulla vicenda come dovrebbe per il suo incarico elettivo e la fiducia che gli hanno dato i cittadini, nega ogni informazione.

Raggiunto telefonicamente, anche il presidente Brugnettini condannato ricorre allo stesso refrain: «Non rilascio interviste, mi dispiace».

Bartocetti non commenta

Damiano Bartocetti, presidente provinciale delle Pro loco è prudente. «Io non me la sento di dire niente perché debbo accertarmi della questione» afferma. Incalzato, ammette: «Conoscevo la vicenda. Hanno (le due ex guide, ndr) mandato le mail a tutti. Quando avrò gli atti in mano farò delle dichiarazioni. Se gli atti parlano di una truffa, il comitato provinciale esaminerà la vicenda».

Una frittata, per quanto la si rigiri, resta sempre una frittata.

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