Spiagge inondate di legna a Pesaro: per i bagnini è tutto da rifare

Spiagge inondate di legna a Pesaro: per i bagnini è tutto da rifare
Spiagge inondate di legna a Pesaro: per i bagnini è tutto da rifare
di Osvaldo Scatassi
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Venerdì 19 Maggio 2023, 03:55 - Ultimo aggiornamento: 12:27

PESARO -  «Non ci voleva». La recente botta di maltempo ha azzerato il lavoro fatto finora dagli operatori balneari, che oggi si ritrovano con spiagge devastate dall’erosione. Tutti i concessionari erano ormai pronti a inaugurare la nuova stagione turistica, ma dovranno ripartire da zero. Pulire le spiagge e installare di nuovo gli ombrelloni, dove lo permetta il poco arenile rimasto. E poi ci sono i ripascimenti.

«La speranza è che si possa aprire per il fine settimana del 2 Giugno, confidando che ci siano le condizioni per farlo», affermava ieri la pesarese Sabina Cardinali, presidente nazionale di Cna Balneari. «Gli operatori – ha aggiunto – si sono già rimboccati le maniche e hanno cominciato a rimuovere il tanto legname sospinto sulle spiagge dalla mareggiata.

Ora si aspetta che Marche Multiservizi porti via anche i tronchi, troppo pesanti per essere spostati a forza di braccia e di conseguenza senz’altro da tagliare. Speriamo che il tempo si rimetta e ci dia respiro, lavorare così è davvero difficile».


Il bilancio


Con ogni probabilità i danni subiti dalla nostra riviera non sono paragonabili a quanto è successo ai lidi ravennati e ferraresi, però il bilancio è pesante lo stesso. Non ancora quantificabile con precisione, ma pesante. Qualche operatore locale sta infatti valutando di disdire le prenotazioni già ricevute, perché ritiene di non riuscire a sistemare la spiaggia in tempi brevi. A Mauro Mandolini, presidente provinciale per Confartigianato e a sua volta operatore di settore, il compito di fare un quadro sulla situazione della riviera fanese.

«La pioggia ci ha affogati – afferma – Siamo rimasti senza spiagge e quel po’ di sabbia è coperta di legname: cataste di rami, rametti e tronchi. La costa è stata battuta da una mareggiata proveniente da nord-est, una burrasca potente, esagerata, che portava via sabbia e poi spiaggiava tutto quanto arrivava al mare da fossi, torrenti e fiumi in piena. Una situazione generalizzata, accentuata nelle zone più esposte all’erosione ma grave anche altrove. I danni peggiori a Fano sono stati a Ponte Sasso, all’Arzilla e a Baia Metauro. In poche ore si sono persi circa dieci metri di profondità e uno spessore dal mezzo metro ai settanta centimetri».

L'intervento di Aset

Apprezzato l’intervento di Aset: «Efficiente, subito operativi e disponibili nella pulizia delle spiagge», hanno detto sia Mandolini sia Giovanni Dallago di Animalido all’Arzilla. «La stagione turistica 2023 – ha aggiunto Dallago – comincia come sia era conclusa l’anno scorso: con una mareggiata terribile. Conto che domani (oggi per chi legge) sia completata la pulizia dell’arenile, poi pianterò di nuovo gli ombrelloni». Situazione critica anche all’Islamorada Dog Beach di Matteo Garofoli, a Ponte Sasso, dove il mare è arrivato ai piloni del capanno centrale.

«La stagione comincia male, mi preparavo ad aprire sabato scorso», ha detto l’operatore, che ha concluso segnalando la pressante urgenza di consolidare in modo adeguato le scogliere della zona. A bagni Carlo, a Sassonia, onde a un metro e mezzo dalla piscina. A giorni è però atteso l’arrivo degli scogli e della draga per la posa. 

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