Mondolfo, in Terza Categoria scoppia la rissa in area di rigore: difensore senigalliese colpito perde tre denti. La Maroso accusa, il Tre Ponti dice no

Scoppia la rissa in area di rigore: difensore colpito, perde tre denti
Scoppia la rissa in area di rigore: difensore colpito, perde tre denti
di Jacopo Zuccari
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Lunedì 22 Gennaio 2024, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 23 Gennaio, 07:12

MONDOLFO Animi decisamente troppo accesi nel corso della partita di calcio di Terza Categoria che si è disputata sabato pomeriggio allo stadio comunale di Bellocchi di Fano. Un difensore della Maroso Calcio, Sasha Pierpaoli, viene colpito al volto da un avversario durante una fase di gioco, scoppia una rissa e l’arbitro è costretto a mandare le squadre negli spogliatoi sospendendo l’incontro dopo aver espulso lo stesso Pierpaoli che lo aveva spintonato. Il difensore del maroso ha 30 anni ed è di Senigallia. 


La denuncia


A denunciare il fatto sui social è stata inizialmente la Maroso Mondolfo Calcio che in un lungo post ha riportato la sua versione dei fatti. «Doveva essere una giornata di felicità per la ripresa del campionato dopo la sosta invernale ma purtroppo è risultata tutt’altra cosa. Finisce 1-1 ma la partita viene sospesa al minuto 40 della ripresa. I Tre Ponti partono bene e i ragazzi di mister Contini sembrano essere più timidi, ma minuto dopo minuto prendono padronanza e si trovano a salvare il gol in diverse occasioni». 


I mondolfesi vanno in vantaggio con una rete di Matteo Piccinini, il Tre Ponti pareggia su rigore. «Al 40’ del secondo tempo succede di tutto. Punizione dal limite per la Maroso Mondolfo, parapiglia in area dì rigore dove ha la peggio il nostro difensore Sasha Pierpaoli che si vede arrivare un cazzotto che gli fa partire tre denti». Da lì una rissa e l’arbitro (Luca Pucci della sezione di Pesaro ndr) decide di sospendere la partita. 
«Noi come Maroso Mondolfo – chiarisce la società - ci scusiamo per l’accaduto all’arbitro, ma perdere i denti per una partita di calcio non si augura.

Ci auguriamo che si prendano i giusti provvedimenti analizzando al meglio quanto accaduto». Per conto della Tre Ponti, il presidente Gino Bartolucci ha dichiarato che lui personalmente non era alla partita perché influenzato e ha precisato che: «I fatti sono andati diversamente da come detto dalla Maroso ma in ogni caso faremo le nostre valutazioni una volta conosciute le decisioni in merito del giudice sportivo». 


L’altra versione


La società fanese in un post sui social ieri pomeriggio ha dichiarato quanto segue: «Dopo una partita maschia e altrettanto corretta, in una situazione di palla inattiva, mentre l’azione scemava in area succede che, il tesserato Pierpaoli, prima colpisce con una gomitata un nostro giocatore, poi con un calcio un altro. Per tutta risposta, in un gesto altrettanto folle, il nostro giocatore reagisce colpendo con una pugno lo stesso che prima aveva attaccato. L’arbitro avendo visto il tutto in diretta espelle il tesserato Pierpaoli tirando fuori il cartellino rosso». «In tutto questo, non sentendoci assolutamente esenti da colpe – ha aggiunto la società sportiva Tre Ponti - continuiamo a condannare l’accaduto e a chiedere scusa, ma purtroppo la realtà dei fatti è che sfortunatamente non ci sono santi in questa storia. La società ci tiene a sincerare che il nostro giocatore coinvolto sta bene, non ha fratture ma con giorni di prognosi». 


La giustizia sportiva


Nicola Contardi, dirigente della Maroso Calcio, ha replicato che «Sasha è dovuto andare all’ospedale e sicuramente certi episodi non devono accadere. Siamo rammaricati e dopo la partita abbiamo chiarito con l’arbitro, confidiamo nelle giuste valutazioni del giudice sportivo. Se servirà, faremo ricorso». 
 

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