Fano, petizione della tifoseria granata: «Intitolate la curva dello stadio a Bronco, scomparso 12 anni fa»

Fano, petizione della tifoseria granata: «Intitolate la curva dello stadio a Bronco»
Fano, petizione della tifoseria granata: «Intitolate la curva dello stadio a Bronco»
di Andrea Amaduzzi
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Giovedì 25 Agosto 2022, 03:40 - Ultimo aggiornamento: 10:07

FANO - «Un atto di sensibilità e di vicinanza ad una famiglia che ha tanto sofferto, sempre a testa alta e con dignità». Così verrebbe interpretata l’intitolazione della curva dello stadio “Mancini” a “Bronco”, all’anagrafe Federico Santini, tifosissimo granata venuto a mancare dodici anni fa a pochi mesi di distanza dalla scomparsa della figlia Alessia, che si era dovuta arrendere ad un neuroblastoma dopo quattro anni di lotta.

Federico, che lavorava alle Poste, non aveva retto all’impatto devastante di quella tragedia.

Così il 2 agosto di quel tremendo 2010 la decisione di porre fine alla propria esistenza ad appena trentuno anni.

Ripercorsa la vicenda

Tutta la drammatica vicenda viene ripercorsa nella petizione promossa da Club Forza Alma, Panthers Fano e Ultras Fano, i tre gruppi organizzati del tifo granata, che ha subito raccolto 144 adesioni e che intende indurre l’amministrazione comunale a dedicare quella parte di stadio a chi ne è stato assiduo e appassionato frequentatore, onorando così anche la mamma Anna Pia e il padre Elmo, che prima e dopo non ha mai lesinato il proprio impegno nel sociale, concentrandosi a seguito di quegli eventi proprio sulla necessità di attivare un centro per le cure palliative pediatriche. Entrambi hanno dato il proprio avallo ad una iniziativa che una volta completata la raccolta firme sarà sottoposta al vaglio della commissione toponomastica. Che la figura di “Bronco” e la sua storia siano rimasti profondamente impressi nell’ambiente del tifo è documentato dal Memorial “Bronco” che viene organizzato ogni anno nella ricorrenza della scomparsa. Accanto ai supporters granata convergono delegazioni delle tifoserie amiche (l’ultima edizione ha visto la partecipazione di quelle di Jesi, Sant’Angelo in Vado, Reggio Emilia, Terni e Sant’Egidio alla Vibrata) coinvolte in un torneo di calcio a 5 e poi a tavola. 

Un test per il Comune

L’intitolazione della curva a Federico rappresenterebbe per chi negli anni continua ad animarla anche un gesto di disponibilità da parte di un’amministrazione comunale aspramente criticata in particolare proprio dai gruppi organazzati per le condizioni precarie in cui versa il “Mancini” e di cui rende testimonianza la gradinata inagibile e in parte diroccata. 

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