Fano cenerentola, la protesta del sindaco Seri: «Riceviamo meno fondi di città più piccole che sono capoluoghi»

Fano cenerentola, la protesta del sindaco Seri: «Riceviamo meno fondi di città più piccole che sono capoluoghi»
Fano cenerentola, la protesta del sindaco Seri: «Riceviamo meno fondi di città più piccole che sono capoluoghi»
di Massimo Foghetti
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Giovedì 10 Agosto 2023, 06:57 - Ultimo aggiornamento: 12:17

FANO - Quando nel 1860 la scelta di suddividere il territorio delle Marche in province privilegiò Pesaro come capoluogo su Fano: le due città si equiparavano in fatto di abitanti e di importanza economica. L’attribuzione del ruolo amministrativo però diede un decisivo impulso a Pesaro che ben presto staccò Fano fino a superarla di circa 35.000 abitanti, diventando la seconda città delle Marche.

L’incremento demografico

Fano però non fu da meno, incrementando con l’andar del tempo la sua popolazione (oggi è di 60.228 unità) raggiunse ben presto la terza posizione a livello regionale, superando il numero di abitanti dei capoluoghi delle province di Ascoli Piceno, Macerata e Fermo. Questo però non l’ha fatta salire nella scala secondo la quale lo Stato eroga i suoi contributi, dato che il governo continua a privilegiare le città capoluoghi di provincia, in quanto tali.

Più volte il sindaco di Fano Massimo Seri ha denunciato questa situazione che discrimina la popolazione per un mero ruolo amministrativo, senza tenere conto delle sue reali necessità e bisogni, ma la goccia che rischia di far traboccare il vaso è la nuova penalizzazione subita da Fano dalla concessione di risorse Iti per il prossimo settennio. Anche in questo caso i contributi sono stati assegnati solo alle città capoluogo.

Il legame con Pesaro

In realtà Fano non è stata dimenticata, dato che è riuscita a legittimare il legame con il progetto di Pesaro grazie ad un emendamento approvato in consiglio regionale, ma in termini di contributi è stata considerata un’appendice della città capoluogo, costringendo tra l’altro quest’ultima a dividere la torta con la città vicina, mentre gli altri capoluoghi di provincia se la gusteranno tutta intera. 

Il cuore del progetto realizzato da Fano puntava sulla valorizzazione della civiltà marinara, prendendo come riferimento il comparto urbano in zona porto che va dal Pesce Azzurro fino alla sede dell’Ufficio circondariale marittimo.

La volontà è quella di realizzare dei luoghi e delle attività che enfatizzino la tradizione del mare legata a Fano.

«Un'ingiustizia da risolvere»

«E’ una questione di giustizia sociale e di equità, su cui non transigo», ha dichiarato il sindaco Seri facendo appello ai parlamentari locali e agli assessori e consiglieri regionali perché le cose cambino.«Non èuna questione campanilista tra noi e Pesaro - ga detto -. È piuttosto un discorso di opportunità e di giustizia. Fano e Pesaro contano 160 mila abitanti. Don Milani diceva che non c’è peggior diseguaglianza che distribuire in parti uguali tra realtà diverse».

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