Bastione Sangallo di Fano trasformato in una discoteca? Dubbi sulla ristrutturazione, raddoppiata la capienza

Bastione Sangallo di Fano trasformato in una discoteca? Dubbi sulla ristrutturazione, raddoppiata la capienza. Nella foto il rendering con una torre accessoria di transito
Bastione Sangallo di Fano trasformato in una discoteca? Dubbi sulla ristrutturazione, raddoppiata la capienza. Nella foto il rendering con una torre accessoria di transito
di Massimo Foghetti
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Giovedì 3 Agosto 2023, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 12:17

FANO - Non poco impattante, come si è rivelata la ristrutturazione del palazzo malatestiano che ospita il museo civico, è apparso il progetto di riqualificazione del bastione Sangallo, presentato martedì sera al pubblico convenuto nell’antico monumento dagli assessorati alla cultura e ai lavori pubblici; un progetto la cui finalità soprattutto, quella di aumentare la capacità di contenimento, ha sollevato significative critiche.

Il timore espresso

Il timore espresso è che aumentando la capienza, con la realizzazione di nuove vie di fuga e facilitando gli accessi, si snaturi la funzione culturale e l’integrità del luogo, finendo per farne un mero luogo di spettacoli. In parole povere, gli affezionati del bastione hanno inteso escludere ogni possibilità che l’antico baluardo possa trasformarsi in una discoteca.

In effetti il monumento si presta benissimo ad ospitare incontri, concerti, mostre d’arte, iniziative di carattere ludico, manifestazioni che potrebbero essere incentivate dall’aumento del pubblico ammesso che potrebbe passare dalle 150 alle 300 persone.

Nell’occasione si sono scontrate due modi di concepire la gestione dei monumenti: quella di tutelarne in primis l’aspetto originario, valorizzandone il valore storico e limitandosi a preservarne le strutture esistenti e quello di attrezzarne le strutture con nuovi inserimenti che attirino la presenza del pubblico e quindi attribuendo una nuova funzione al monumento stesso.

Il precedente della Rocca

Cosa che ha avuto successo con l’apertura della seconda uscita della rocca malatestiana che, aumentando il numero delle persone ammesse da 100 a 800 unità, ha ridato una nuova vita all’antica fortezza. Per il bastione Sangallo si segue la stessa linea. Il progetto, illustrato dalle assessore Cora Fattori e Barbara Brunori, oltre che dall’architetta progettista Pamela Lisotta, prevede la realizzazione di una passerella aerea collegata a una torre, che ricorda le torri d’assedio di origini medioevali, per consentire al pubblico di passare dalla piazza inferiore a quella superiore.

Un altro tassello riguarda l’abbattimento delle barriere architettoniche. Tutte le porte avranno un vano di ampiezza netta minima di 85 centimetri, sarà garantito un servizio igienico per ogni livello, che sarà reso accessibile ai diversamente abili. Un intervento riguarderà il ripristino della muratura, dove erosa e in cattive condizioni, e continuerà lo studio del bastione per scoprirne eventuali gallerie interne.

La fruibilità

«Adeguare questo bene alle necessità di fruibilità è una chiara volontà di renderlo ancora più centrale nella città – ha dichiarato l’assessora ai lavori pubblici Barbara Brunori -. Vivere gli spazi della cultura è un tratto distintivo della città che vogliamo promuovere, perché così facendo ancoriamo con più forza e determinazione le nostre radici alla nostra storia. Proprio perché, abbattendo le barriere architettoniche, eliminiamo anche gli ostacoli culturali e sociali».

Per l’assessora Cora Fattori: «L’investimento sulla riqualificazione del bastione Sangallo costituisce un nuovo esempio della volontà dell’amministrazione comunale di valorizzare i luoghi della cultura, quali elemento identitario in cui la città si può riconoscere».

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