Refezione scolastica, per il terzo anno consecutivo Fano prima in Italia per la qualità del servizio

Refezione scolastica, per il terzo anno consecutivo Fano prima in Italia per la qualità del servizio. Nella foto, l'asessore ai servizi educativi Samuele Mascarin mostra il riconoscimento
Refezione scolastica, per il terzo anno consecutivo Fano prima in Italia per la qualità del servizio. Nella foto, l'asessore ai servizi educativi Samuele Mascarin mostra il riconoscimento
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 27 Marzo 2024, 04:10 - Ultimo aggiornamento: 28 Marzo, 07:19

FANO Presso Palazzo Valentini a Roma si è svolto ieri il convegno nazionale sull'educazione alimentare nel mondo della scuola promosso da Foodinsider.it, che ha visto istituzioni governative, amministrazioni locali ed esperti confrontarsi e discutere sul tema della ristorazione scolastica e al fine di premiare le mense più virtuose.

2.400 pasti al giorno

«Per la sesta volta Fano ha raggiunto il podio affermandosi per il terzo anno consecutivo prima, a livello nazionale, tra le realtà più avanzate rispetto all’educazione alimentare e alla qualità dei menù proposti.

Un ulteriore riconoscimento per i servizi educativi del Comune di Fano, che gratifica l’impegno di tante e tanti di noi – hanno dichiarato l’assessore Samuele Mascarin e il dirigente Ignazio Pucci –. Fino a 2.400 pasti al giorno, oltre 500mila pasti all’anno prodotti in 9 cucine e distribuiti in 33 strutture scolastiche con 6 furgoni elettrici e l’impiego di 70 tra personale di cucina e di sala: la refezione scolastica è un servizio complesso e articolato, che in questi anni ha fatto della qualità e dell’inclusione, dell’innovazione e della sostenibilità ambientale i suoi tratti distintivi».

Altissimi standard di qualità

«Continuare a garantire altissimi standard qualitativi in una fase così complessa per gli enti locali è un grande e non scontato risultato – ha sottolineato il sindaco Massimo Seri – . Un impegno quotidiano per ampliare, migliorare e innovare i servizi che dimostra concretamente cosa voglia dire essere la città delle bambine e dei bambini». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA