Macedone scarcerato dopo aver aggredito i carabinieri. L'ira del sindaco: «Questa giustizia è una vergogna»

Liberato dopo aver aggredito i carabinieri, l'ira del sindaco: «Una giustizia da vergogna»
Liberato dopo aver aggredito i carabinieri, l'ira del sindaco: «Una giustizia da vergogna»
di Gianluca Murgia
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Lunedì 13 Dicembre 2021, 02:35 - Ultimo aggiornamento: 15:29

PETRIANO - Ha tentato di colpire i carabinieri con un estintore, poi li ha minacciati e, infine, ha cercato di nascondere una dose di cocaina in garage: 24 ore dopo essere stato arrestato è tornato in libertà, patteggiando 5 mesi e 10 giorni con pena sospesa. In passato era finito nei guai per spaccio, lesioni, maltrattamenti in famiglia e guida senza aver preso la patente.

«Visto che ormai nessuno si scandalizza, io mio scandalizzo» è il messaggio di Davide Fabbrizioli, sindaco di Petriano, il comune in cui risiede il 42enne  macedone autore di quanto accaduto lo scorso giovedì. «Primo punto - ha scritto in un post che ha raccolto centinaia di like, una cinquantina di commenti e decine di condivisioni - i miei complimenti e ringraziamenti ai due Carabinieri, ed a tutta l’Arma, che hanno fatto egregiamente il loro dovere.

A loro va tutta la mia solidarietà per vedere che il loro sudato lavoro viene vanificato da un apparato giuridico da cestinare. Secondo punto: questa giustizia non mi appartiene. E’ una vergogna. Non si può continuare così».

Perché «questo tipo di notizia ormai rientra nella normalità, anzi non fa più notizia - ha sottolineato il sindaco che alle ultime regionali aveva corso con i Civici per le Marche -. E’ molto grave. Importante capire. Due carabinieri in borghese provano a fermare un’auto, non si ferma e prosegue fino a casa ad alta velocità. I due la seguono e quando arrivano, il soggetto plurimedagliato di reati, oppone resistenza ed inveisce contro addirittura con un estintore. I due carabinieri resistono lo arrestano e trovano pure della cocaina. Il giorno dopo viene scarcerato con obbligo di firma».

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