Tela di Giovanni Bellini in esposizione a Parigi: viaggio blindato da Pesaro in un climabox hi tech

Tela di Giovanni Bellini in esposizione a Parigi: viaggio blindato nel climabox hi tech
Tela di Giovanni Bellini in esposizione a Parigi: viaggio blindato nel climabox hi tech
di Miléna Bonaparte
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Martedì 21 Febbraio 2023, 03:40

PESARO  - In viaggio verso Parigi dentro un climabox assicurato per 1 milione e 100 mila euro. Protetto in uno speciale contenitore espositivo, il dipinto di Giovanni Bellini ”Padre Eterno”, che fa parte delle collezioni dei Musei civici di palazzo Mosca, è stato prestato dal Comune alla mostra allestita al Musée Jacquemart-André di Parigi dal 3 marzo al 17 luglio, dal titolo “Giovanni Bellini, influences croisées”. 

 
Il restauro


«La tavola è stata di recente restaurata per il consolidamento del supporto ligneo della cornice e la messa in sicurezza della pellicola pittorica che si era sollevata e rischiava il distacco - spiega Francesca Banini, coordinatrice del settore Cura e gestione del patrimonio artistico per il servizio Beni e attività culturali del Comune -.

Per consentire il trasporto e l’allestimento in mostra mantenendo stabili i valori termoigrometrici, l’opera viaggerà e verrà esposta in un climabox realizzato ad hoc, munito di cornice metallica con fronte in vetro extra chiaro antiriflesso e sportello sul retro ispezionabile per il materiale Propadyn, uno stabilizzatore di umidità dinamico composto principalmente da ingredienti organici e biodegradabili».

I climabox

I climabox sono ideati per il prestito di opere d’arte, poiché permettono di trasferire dipinti da un luogo all’altro mantenendo costanti i parametri climatici e permettendone il trasporto e l’esposizione senza rischi di danneggiamenti. L’opera di Giovanni Bellini (Venezia, 1438/40-1516) è un quadro realizzato a tempera e olio su tavola datato tra il 1500 e il 1505 che proviene dalla collezione Hercolani-Rossini.Un prestito che non comporta per il Comune alcuna spesa in quanto tutti gli oneri sono a carico dell’ente che organizza la mostra. Si tratta sicuramente del frammento superiore di una pala di Bellini andata dispersa. L’idea compositiva è infatti identica a quella del ”Padre Eterno” che corona la pala raffigurante il Battesimo di Gesù, realizzata dal pittore per l’altare Garzadori della chiesa di Santa Corona a Vicenza tra il 1500 e il 1502. 


Il Museée Jacquemart-André è una casa d’arte parigina che conserva una straordinaria collezione di pittura veneta con opere da Mantegna, a Tiepolo fino a Canaletto. «Questa è la prima rassegna francese dedicata a Giovanni Bellini, massimo esponente del Rinascimento veneziano - sottolinea Francesca Banini -. La mostra vuole esplorare l’intera carriera del pittore rivelando l’influenza che il padre Jacopo, il cognato Andrea Mantegna e Antonello da Messina hanno avuto sullo sviluppo della sua arte. 


I criteri


La fascinazione per il mondo classico, le forme scultoree e la padronanza della prospettiva di Mantegna esercitarono una profonda influenza sull’artista la cui pittura si fece più monumentale, anche grazie allo studio delle opere di Donatello a Padova. La mostra è allestita secondo un criterio sia cronologico sia tematico, con l’obiettivo di mostrare al pubblico l’evoluzione stilistica e la maturazione del pittore. Si intende anche mettere in dialogo i capolavori del maestro quattrocentesco con quelli già conservati nel museo, a partire dalla Madonna col Bambino in trono dello stesso Bellini». 

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