«Luoghi della cultura e musei sempre aperti nell’estate da Capitale»

«Luoghi della cultura e musei sempre aperti nell’estate da Capitale»
di Letizia Francesconi
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Domenica 21 Aprile 2024, 05:35 - Ultimo aggiornamento: 11:39

PESARO «Ancora una volta ci presentiamo impreparati sull’accoglienza e l’avvio della stagione turistica, ma quest’anno l’allarme è più serio perchè la prossima estate sarà quella della Capitale della cultura». E’ il leitmotiv rilanciato dall’associazione Apa hotel e dagli albergatori riuniti ieri nella sala convegni del Charlie di Nardo Filippetti per presentare “il conto” all’Amministrazione uscente e lanciare proposte da giugno a settembre indirizzate al futuro sindaco e giunta. Stiamo sul pratico. «Ci sono questioni aperte e risposte che gli operatori attendono con urgenza a un mese dall’avvio della stagione turistico-balneare» spiega Paolo Costantini, presidente Apa.

Tutti d’accordo

D’accordo Nardo Filippetti, Roberto Signorini, Fabrizio Oliva e altri albergatori: «Si aprano i luoghi della cultura ai turisti, tutti i giorni e anche la sera.

Si allunghi l’isola pedonale oltre viale Pola in direzione porto, e si limiti fino alla mezzanotte l’ascolto musica nel cuore viale Trieste».

La lista: «La missiva con i punti per noi prioritari è appena stata inoltrata alla giunta e agli assessori con delega a Turismo, Attività economiche e Opere pubbliche – interviene Costantini - Ci aspettiamo da subito risposte e interventi migliorativi da Ponente a Levante a tutela degli operatori e a garanzia dell’accoglienza. Al primo posto c’è l’esigenza di un piano di comunicazione congiunto Comune e operatori per accogliere i turisti». Il problema fanno notare Oliva e Signorini sono musei aperti a singhiozzo e una lunga serie di contenitori e luoghi della cultura inaccessibili per lavori in corso (e va bene) ma senza che sia stata fatta una programmazione o una soluzione alternativa per renderli almeno parzialmente visitabili. Su Rocca Costanza poi c’è «un silenzio assordante». Servizi e luoghi poco accessibili, e pensare che siamo già al ponte del 25 Aprile e Primo Maggio. «Lanciamo la palla all’assessorato alla Cultura e allo staff di Pesaro 2024 – rilanciano– per chiedere che i Musei civici, il Museo Rossini e Casa Rossini, siano aperti per tutta la stagione a orario continuato, festivi compresi e almeno con una serie di aperture anche serali. Chi viene anche solo per un weekend o pochi giorni, ha diritto di trovarsi in una città dove ogni contenitore sia visitabile e non solo a orari predefiniti».

I disagi di Pasqua

Va subito nel concreto Roberto Signorini dell’Imperial e membro del direttivo Apa: «Una scena già vista a Pasqua e non vorremmo trovarci nella stessa condizione da giugno. Si vada oltre le singole aperture straordinarie dei musei. Un esempio? A Pasqua e Pasquetta visitatori e gruppi accompagnati dalle guide turistiche si sono trovati con contenitori chiusi, per fare un esempio anche il chiostro del Conservatorio Rossini. Su Rocca Costanza, non solo non ci sono certezze su una parziale fruibilità, ma manca il decoro con l’erba alta quasi un metro. Perché ci chiediamo, l’Amministrazione oltre a far partire i cantieri per i palazzi storici non ha pensato a un piano B? Magari con volontari? Anche le guide turistiche si trovano disorientate. E per le aperture serali dei musei, se c’è volontà si è ancora in tempo». Isola pedonale e ordinanze: risposte sono attese anche sulla prossima pedonalizzazione di viale Trieste.

L’isola pedonale

«Ci sia l’ok del Comune – prosegue Costantini - a prolungare l’isola pedonale fino a inglobare gli hotel Mare, Nettuno e Atlantic, portando anche nel tratto terminale di Ponente gli arredi e la fascia verde. A Levante, fermo restando l’utilizzo di piazzale D’Annunzio si prosegua con lo stesso arredo di Ponente». Infine un no corale: «No a un’altra stagione con il caotico e chiassoso luna park a Villa Marina». E non da ultimo torna la richiesta per la modifica all’ordinanza su quiete pubblica e ascolto musica che non vada oltre la mezzanotte nella fascia centrale di Ponente. «Invece – ricorda l’ex presidente Apa, Oliva – è stata già approvata un’ordinanza in fretta e furia, che regolamenta la quiete pubblica, e tutto senza nemmeno consultarci».

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