Trovato in casa senza vita barman pesarese di 57anni, era un grande appassionato di moto e cavalli

Trovato in casa senza vita barman pesarese di 57anni, era un grande appassionato di moto e cavalli
Trovato in casa senza vita barman pesarese di 57anni, era un grande appassionato di moto e cavalli
di Elisabetta Marsigli
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Domenica 25 Febbraio 2024, 02:10 - Ultimo aggiornamento: 26 Febbraio, 07:19

PESARO - Solare, pieno di vita ed energia, trascinatore e creativo: gli amici di Simone Scrilatti, 57 anni, fanno fatica a comprendere l’ultimo gesto estremo del noto barman pesarese, avvenuto ieri. A scoprire il corpo senza vita è stata la sorella, che passava spesso nella casa di famiglia a Santa Maria dell’Arzilla a sistemarla.

Sul posto sono intervenuti subito Carabinieri e Polizia, per determinare le dinamiche della morte: per il momento le ipotesi sono quelle di un suicidio.

Simone viveva lì da solo, dopo aver accudito la mamma tetraplegica fino a qualche anno fa. Nel 2010 era morto il babbo. Simone aveva una passione per il lavoro di barman e comunque nella ristorazione: sul suo profilo LinkedIn c’è ancora la sua scheda dove si propone come Capo Barman, Sommelier, Maitre, Food e Beverage Manager. Un’esperienza che aveva acquisito negli anni sia in Italia che all’estero e che gli aveva permesso di lavorare con persone differenti e in ambienti molto diversi. Una persona precisa, flessibile, veloce nell'acquisire nuove competenze e desiderosa di imparare da nuovi contesti. Era stato titolare del Bar Mirò.

«Era un ragazzo molto generoso e creativo», ricorda Don Marco Di Giorgio «lo conoscevo dai tempi in cui facevo il parroco all’Arzilla. Era sempre pronto ad organizzare eventi, con tanta voglia di ricominciare nonostante l’instabilità dei suoi rapporti lavorativi. Amava sempre fare qualcosa di buono per gli altri. Mi aveva chiamato qualche mese fa, pronto a organizzare qualcosa per la Caritas, con l’entusiasmo di sempre». Nel 2012 aveva organizzato “Un giorno per tutti” a Baia Flaminia, a nome dell’associazione culturale Zinghne Club e del Club dei Brutti di Piobbico, a sostegno del Centro di ascolto e della mensa Caritas, pronto a ripetere l’evento anche l’anno dopo. Frequentava il Circolo Arci dell’Arzilla, dove era stato anche venerdì «rideva e scherzava come sempre», racconta il suo amico Massimo, «nessun segnale di quanto è successo, lo aveva riportato a casa un nostro amico». E Massimo ricorda anche di quanto Simone fosse sempre un trascinatore, creativo e coinvolgente: «Lo chiamavano “il cavallaro di Santa Maria dell’Arzilla”, aveva la passione per i cavalli e in uno spareggio Rimini Vis Pesaro entrò in campo con il cavallo. Era un “personaggio” molto istrionico, organizzava feste, eventi: era riuscito a portare Elio e le Storie Tese qui all’Arzilla. Era un patito delle moto, amico di Valentino Rossi, anche se poi litigarono. Aveva lavorato anche in Australia, aveva mille idee ed era difficile stargli dietro. Ti ritrovavi coinvolto per forza però, riusciva a farti fare qualsiasi cosa. Un vulcanico trascinatore».

Davide Ippaso lo ricorda come «una persona solare, profondo amante della vita. Era generoso e sempre pronto ad aiutare gli altri. Ci eravamo sentiti qualche mese fa, voleva fare la guida turistica, un lavoro ottimo per uno come lui e doveva prendere il patentino». Ultimamente una serie di sfortune avevano forse minato la sua allegria nel profondo: la perdita del lavoro, i problemi agli occhi. Simone lascia la sorella e due nipoti.

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