Pesaro, tende e falò al Lido Pavarotti:
blitz della Polizia contro il "camping"

Pesaro, tende e falò al Lido Pavarotti: blitz della Polizia contro il "camping"
di Thomas Delbianco
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Sabato 10 Agosto 2019, 06:55

PESARO L’area attrezzata per i camperisti in via dell’Acquedotto è sempre vuota, ma questo non vuol dire che i camperisti e affini non ci sono. Alcuni scelgono le aree attrezzate nei camping presenti nel litorale sud, altri, invece, si spostano sotto il San Bartolo, in Baia Flaminia, ma lì i camper in sosta prolungata, e le tende nell’area verde dell’ex Campo di Marte, non ci possono stare. 

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Negli ultimi giorni le situazioni abusive sono frequenti, come segnalano residenti, gestori delle attività economiche, e frequentatori della zona. E chiedono, soprattutto in questo periodo clou dell’estate, con la presenza di turisti e frequentatori dell’area in aumento, maggiori controlli per ridare decoro al Lido Pavarotti, liberandolo da situazioni non consentite. In pratica, evitare che si crei nel pratone di Baia Flaminia un “camping Lido Pavarotti” non autorizzato.
 
Le tende non mancano, così come le grigliate. E ci sono pure i falò notturni. Ma tutto questo è vietato. 
«Camper e tende le vediamo spesso quest’estate, ma nelle ultime settimane la loro presenza si è intensificata, questo non è un campeggio, non ci sono gli spazi attrezzati e con tutto quel fumo delle grigliate che vediamo, c’è il rischio di provocare incendi sotto il parco. Abbiamo inviato anche le segnalazioni al numero whatsapp dei vigili urbani», dicono alcuni abitanti. Negli ultimi giorni c’è stato un intervento della polizia, con le unità cinofile, per liberare l’area da tende e camper non autorizzati, occupati in buona parte da nomadi. «Ora si eviti che si crei di nuovo un camping», chiedono i residenti. Campeggio e i bivacchi vietati, così come l’accensione di fuochi, che siano barbecue o ancora peggio i falò notturni. Basterebbe che un tizzone finisse sull’erba, con il rischio di provocare un principio di incendio, che la zona soprastante del San Bartolo potrebbe davvero finire nelle fiamme nel giro di pochi minuti. Pochi giorni fa è trascorso il secondo anniversario dal tremendo incendio che ha colpito la falesia del San Bartolo, e nessuno vuole che un avvenimento di questo tipo si verifichi di nuovo. Altra questione è quella della sosta selvaggia. Soprattutto nel fine settimana le auto dei bagnanti parcheggiate ingolfano viale Varsavia che porta alla villa di Pavarotti e in diversi altri punti dove la sosta non è consentita creando intralcio alla circolazione.
Parcheggio selvaggio
Una situazione che perdura ormai dall’inizio dell’estate con auto parcheggiate sui marciapiedi, nelle isole spartitraffico, mentre la navetta con Strada Tra i Due Porti continua ad essere scarsamente utilizzata. Sottoponendo le problematiche viarie e di sosta della Baia all’Amministrazione comunale, di recente l’assessore Belloni ha fatto sapere che entro la primavera 2020 sarà pronto il parcheggio da 90 posti auto nel triangolo tra viale Belgrado, Lungofoglia e la piscina, che andrà ad occupare lo spazio dove oggi è ubicato l’impianto polivalente per calcio e tennis.

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