Sit-in anti cemento, Soria è il casus belli: «Va bloccato tutto»

Sit-in anti cemento, Soria è il casus belli: «Va bloccato tutto»
Sit-in anti cemento, Soria è il casus belli: «Va bloccato tutto»
di Thomas Delbianco
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Lunedì 11 Marzo 2024, 04:10 - Ultimo aggiornamento: 13 Marzo, 08:25

PESARO Si annuncia un consiglio comunale bollente oggi pomeriggio. Tra i punti all’ordine del giorno c’è anche l'adozione definitiva della variante sostanziale al Prg che riguarda uno dei quatto lotti in cui è stato suddiviso il comparto urbanistico di largo Tre Martiri. Nel dettaglio è quello della zona tra via Agostini e via Caboto dove si annuncia una nuova edificazione che ha fatto scoppiare il casus belli, con i residenti di Soria che non vogliono la ventilata bretellina di raccordo tra le palazzine e l’attuale viabilità che strozzerebbe ancora di più il quartiere, l’opposizione che chiede di rinviare la discussione (si tratta del secondo e definitivo passaggio in consiglio), mentre l’assessore all’Urbanistica Mila Della Dora ha già detto che è pronta a spiegare tutto in assemblea mercoledì sera.

La mobilitazione

Quegli stessi residenti che, dopo aver fatto partire una raccolta di firme, si stanno mobilitando in vista della seduta pomeridiana del consiglio comunale cercando di organizzare un corto che, con tanto di striscioni, si presenterà in Municipio per manifestare tutto il suo disaccordo.

Il nodo del contendere diventa così doppio: la bretellina e le nuove edificazioni «con palazzi fino a 6 piani e chiusura del Lungofoglia, con grande impatto di cemento e traffico per Soria». Lo afferma il consigliere di opposizione del gruppo misto Giovanni Dallasta che è anche vice presidente della commissione urbanistica. E anche Dallasta si associa all’appello già fatto dagli altri consiglieri di opposizione Michele Redaelli(gruppo misto), Andrea Marchionni (Lega) e Daniele Malandrino (FdI): «Bisogna rinviare tutto». Dallasta non si focalizza solo sul sub comparto di via Agostini e via Caboto ma si allarga all’intera area di largo Tre Martiri.

Nel dettaglio

«La variante urbanistica di largo tre Martiri è veramente impattante per il quartiere e per la città tutta - continua Dallasta - In sostanza prevede la suddivisione di un unico comparto già previsto nel Prg, in quattro comparti indipendenti con capacità edificatorie variabili. Dove ora si trova la ex Suzuki si realizzerebbe un palazzo di 6 piani e di circa 3500 metri quadri, dall'altra parte della statale 16, nell'area dell'attuale distributore di carburanti un palazzo a 5 piani e nell'area verde, triangolare, tra le vie Caboto e via Agostini, due fabbricati, uno di proprietà pubblica di quasi 500 metri quadri e uno privato di quasi 200 metri quadri. In ultimo è prevista la chiusura dell'ultimo tratto di via Lungofoglia Caboto con deviazione della stessa su via Agostini a mezzo di una esse leggermente in pendenza».

Che cosa si prevede

Entrando nel merito della delibera «non penso che sia urbanisticamente corretto ed accettabile realizzare un palazzo di 6 piani a 20 metri dal fiume Foglia e a pochi metri dal bastione degli Orti Giulii - continua Dallasta - inoltre sarebbe il fabbricato più alto della zona. Non penso sia giusto riversare in quella zona tutta quella volumetria con incremento urbanistico e di traffico, con entrata e uscita continua di mezzi soprattutto sulla statale 16 già congestionata. Per quanto riguarda la chiusura dell'ultima parte di via Caboto e deviazione su via Agostini, non sembra che la soluzione sia sostenibile in quanto, su via Agostini, ci sono già abitazioni ed esercizi che creano traffico e il suo incremento interferirebbe anche con il parcheggio esistente delle attuali attività. In sostanza, l'Amministrazione comunale partendo da una previsione urbanistica che io ritengo “da pazzi” ha elaborato una variante “da matti”. Noi dell'opposizione chiederemo ufficialmente un rinvio per un approfondimento nelle commissioni competenti e con la cittadinanza».

In particolare su via Agostini e via Caboto si svilupperebbero tra gli 8 e i 10 appartamenti con palazzi fino a 4 piani, in un’area considerata già troppo edificata.

Passo indietro

Riannodando il nastro dell’iter amministrativo la vicenda parte a fine ottobre quando il Comune annuncia l’accordo con i privati per suddividere il comparto urbanistico di largo Tre Martiri in quattro lotti autonomi tra cui quello di Soria. A fine novembre la Conferenza dei servizi ha dato parere favorevole all'adozione di variante sostanziale al Prg, l'11 dicembre il consiglio comunale ha approvato la delibera ed è stato il primo passaggio: il secondo è previsto appunto oggi con l'adozione definitiva. L’assessore Mila Della Dora ha già fatto sapere che della bretellina per ora non se parla e che con la variante, al contrario di quello che si teme oggi «si ridurrà di 600 metri quadrati la capacità edificatoria del comparto mettendolo in sicurezza dal punto di vista idraulico». Ma i residenti paventano altro cemento.

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