PESARO - L'hanno buttato giù dal ponte, intrappolato in un sacchetto della spazzatura, facendoli fare un volo di 15 metri.
Un volo nel vuoto che gli ha procurato fratture e ferite: questa la morte scelta per lui, vecchio meticcio, da quel padrone che per anni aveva servito andando a caccia. Un cane senza nome perchè ovviamente privo di collare, mai identificato dal microcip, rimasto piangente nel buio del sacchetto, a metà tra l'acqua del fiume Foglia e la scarpata sotto il ponte di Talacchio. Un passate, poco dopo l'ora di pranzo, lo ha sentito uggiolare, lamentarsi con un filo di voce, spaventato e dolorante. Il passante ha chiesto aiuto ai vigili del fuoco, che come sempre, sono intervenuti e lo hanno salvato. Un'operazione di recupero nemmeno semplicissima, un'operazione contro il tempo perchè dal sacchetto si vedeva la bestiola scossa da un forte tremito. L'hanno raggiunto, preso in braccio, avvolto in una coperta e rassicurato. Lui ha tenuto duro, sono arrivati i veterinari dell'Asur che lo hanno medicato e sono intervenuti per ricomporre le sue freatture. Ora è al caldo in attesa di rimettersi e guadagnarsi un posto in un canile. A meno che qualcuno, non abbia voglia di dimostrargli che non tutti gli uomini sono crudeli, come quello che l'ha buttato giù dal ponte.
Leggi Corriere Adriatico per una settimana gratis - Clicca qui per la PROMO
