Pesaro, mezzo milione dalla Regione: «Per la Capitale è il minimo». Ricci deluso ma si sbloccano altri fondi

Pesaro, mezzo milione dalla Regione: «Per la Capitale è il minimo». Il sindaco deluso, ma si sbloccano altri fondi
Pesaro, mezzo milione dalla Regione: «Per la Capitale è il minimo». Il sindaco deluso, ma si sbloccano altri fondi
di Thomas Delbianco
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Giovedì 15 Febbraio 2024, 02:10 - Ultimo aggiornamento: 12:07

PESAROArriva il mezzo milione della Regione per la Capitale della Cultura, «è il minimo sindacale», dice Ricci. «Fieri di questo risultato», controbatte Marchionni. Via libera in consiglio comunale alla delibera, approvata con 20 voti favorevoli e 9 astenuti, sulla prima variazione di bilancio del 2024, che «sblocca ulteriori e importanti risorse per la città» ha detto l'assessore al Rigore Andrea Nobili che poi è entrato nel merito spiegando, che il documento libera diverse somme per il 2024, «come anticipato in sede di votazione del bilancio di previsione, poco più di un mese fa, per metterle subito a disposizione dei servizi».

La variazione

Per Nobili, la variazione illustrata in delibera, «È abbastanza semplice ma importante per incamerare risorse, tra cui i 500mila che la Regione Marche destina a Pesaro 2024 - Capitale italiana della cultura.

Somma che, in sede di bilancio di previsione avevamo annunciato sarebbe stata inserita solo dopo l’atto ufficiale». L’assessore continua: «Con il documento, incameriamo anche il trasferimento ministeriale per Pesaro, Città creativa Unesco, di 80mila euro». Per Giulia Marchionni (Prima C'è Pesaro), «le risorse della Regione a supporto di Pesaro2024 sono arrivate, segno che le parole “volate” anche in quest’aula non erano vere: siamo all’opposizione di una giunta, non della città. Siamo fieri di questo risultato. Tanti appuntamenti formeranno il programma della Capitale, starà all’Amministrazione valorizzare le risorse ottenute tramite eventi all’altezza di un’iniziativa che ha un carattere nazionale, e speriamo anche di spessore».

«Il tono dimesso di Acquaroli all'inaugurazione»

Giampiero Bellucci (Pd) torna con la mente «alla cerimonia d’inaugurazione di Pesaro 2024 e al tono dimesso del presidente Acquaroli che abbiamo ascoltato tutti quel giorno: un’occasione politica persa da parte della Regione che avrebbe dovuto onorare l’impegno preso da Pesaro, fra l’altro con un progetto già pronto. La Regione poteva rivedere le proprie risorse magari per dare sostegno al progetto “50x50 Capitali al Quadrato”, spalmato sull’intera provincia». La capogruppo dem Anna Maria Mattioli si aspettava che «la Regione raddoppiasse il contributo, sarebbe stato un segnale politico forte per dimostrare che il riconoscimento potesse essere un rilancio dell’intero territorio». Intervenuto nel dibattito, il sindaco di Pesaro Matteo Ricci: «Per la Capitale italiana della cultura 2024 la Regione Marche ha fatto il minimo sindacale. E per far il minimo sindacale alcuni consiglieri regionali del nostro territorio, penso ad Andrea Biancani e Micaela Vitri, hanno presentato tante interrogazioni. Da parte mia non avete mai sentito mezza polemica nei confronti della Regione perché prediligo la collaborazione istituzionale, ma sentire un intervento come quello di oggi è abbastanza surreale. Sapete quanti contributi hanno stanziato le altre regioni per le Capitali della cultura: il paragone è avvilente».

Inizio alla grande

Ricci ha continuato: «Pesaro 2024 è iniziata alla grande, con una visibilità per la città mai avuta prima, con una copertura mediatica straordinaria. Un’iniziativa popolare molto partecipata, con tanto entusiasmo anche da parte dei cittadini». Ricci ha poi ricordato il grande “spot” di Sanremo durante la serata della finale del Festival: «Gratis, grazie all’accordo quadro con la Rai. Quei 30 secondi, in prima serata, con 18 milioni di telespettatori, hanno avuto un valore economico superiore a quello che ci ha dato la Regione per un anno».

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