Perde il salvagente e rischia di annegare: «Così ci siamo accorti e l'abbiamo salvato»

Perde il salvagente e rischia di annegare: «Così ci siamo accorti e l'abbiamo salvato»
Perde il salvagente e rischia di annegare: «Così ci siamo accorti e l'abbiamo salvato»
di Simonetta Marfoglia
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Lunedì 17 Luglio 2023, 04:10 - Ultimo aggiornamento: 16:16

PESARO -  Senza più il salvagente e bloccato in un punto di mare dove non toccava stava annaspando rischiando di annegare. Se l’è vista brutta un 60enne dell’Est che ieri era al mare con la famiglia nella spiaggia libera di Sottomonte. Ma se oggi il bagnante potrà classificare il rischio scampato tra le disavventure a lieto fine, lo deve al 24enne fanese Emanuele Lorenzetti che mentre ne recuperava il salvagente, sfilato all’uomo dal vento e dalle onde, lo ha visto in difficoltà e non ci ha pensato due volte a raggiungerlo, afferrarlo e portarlo verso riva mentre il moscone del bagnino li raggiungeva. Il tutto mentre l’affollatissima spiaggia seguiva con apprensione il salvataggio.


L’intuzione


«L’ho intuito subito che quell’uomo era in una situazione critica, ho fatto anni di nuoto e capisco quando si è in difficoltà» racconta Lorenzetti che ieri aveva raggiunto Sottomonte, non lontano dal Camping Marinella, insieme ad altri due amici, Filippo Neri e Stefano Murgia.

Poco dopo le 14 stavano facendo il bagno non lontano dagli scogli dove le correnti si incanalano e chi non è pratico può allontanarsi verso il mare aperto senza riuscire a tornare indietro. «L’uomo era con la famiglia - continua Lorenzetti - in acqua con lui c’erano la moglie e coi figli. Aveva un salvagente perchè non sa nuotare ma gli si è sganciato e le onde lo stavano trascinando al largo. Mi sono offerto di andare a riprenderlo: è il mio innato spirito cristiano a muovermi, se incontro qualcuno che ha bisogno di aiuto devo intervenire, mi viene istintivo». 


Ma mentre il giovane recuperare il salvagente, il 60enne annaspava e i familiari non sapevano cosa fare. In quel tratto di mare non si tocca e se qualcuno non sa nuotare ha difficoltà a stare a galla, tanto più che il vento e le onde non giocavano a suo favore. Situazioni in cui è arduo mantenere la calma. Il bagnante si agitava, continuava a guardare sul fondo, e più si muoveva e più la sua condizione peggiorava. Nel frattempo, dalla spiaggia, anche il bagnino di salvamento aveva capito che non c’era tempo da perdere, ma doveva raggiungerlo con il pattino e sarebbe occorso altro tempo.


«L’ho raggiunto per tirarlo fuori dall’acqua - riprende il ragazzo - Non è stato semplice perchè c’erano difficoltà linguistiche, gli parlavo in italiano ma lui non riusciva a capirmi. E’ stato complesso anche perchè era una persona robusta. Alla fine l’ho afferrato e a bracciate l’ho portato con me verso la riva finchè non c’è venuto incontro il bagnino, bravissimo. Per fortuna stava bene e tutto si è risolto per il meglio». Nel frattempo in tanti avevano affollato la battigia e quando la mini task force del soccorso ha fatto distendere sull’arenile il bagnante, spaventato e sfinito ma in buone condizioni, la tensione si è dissolta in sollievo. 

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