Spacciatori al parco Miralfiore di Pesaro, espulsi quattro stranieri. Indagini incrociate dei diversi uffici di Polizia

L'operazione effettuata dagli agenti di polizia
L'operazione effettuata dagli agenti di polizia
di Luigi Benelli
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Sabato 23 Settembre 2023, 04:20 - Ultimo aggiornamento: 11:46

PESARO Irregolari e spacciatori, quattro stranieri espulsi. Due di loro avevano la loro piazza di spaccio al parco Miralfiore. Grazie all’attività sia degli uffici investigativi e di controllo del territorio, sia degli uffici a carattere amministrativo come l’Ufficio Immigrazione della polizia, nel corso dell’ultima settimana, sono stati espulsi 4 cittadini extra comunitari irregolari sul territorio. L’espulsione è avvenuta mediante l’accompagnamento da parte del personale della Questura presso vari Centri di Permanenza per il Rimpatrio dislocati sul territorio nazionale.

 

Tutti e 4 risultano accomunati dal medesimo denominatore: lo spaccio di sostanze stupefacenti.

La prima espulsione ha riguardato un cittadino albanese di 62 anni, che aveva appena concluso il periodo di carcerazione. Si trovava, infatti, in stato di detenzione per una condanna a più di 3 anni per analoghi reati ma anche reati contro la persona. Il secondo espulso è un cittadino gambiano di 26 anni, rintracciato dalla volante al Parco Miralfiore. Pluripregiudicato in materia di stupefacenti, nonché per lesioni, resistenza, furto e violazioni della legge sulle armi. Al Parco Miralfiore è stato rintracciato anche un cittadino nigeriano di 33 anni, che annovera numerosi precedenti in materia di stupefacenti e reati contro il patrimonio. 

L'ultima espulsione


Infine, nella notte tra giovedì e venerdì l’ultima espulsione di 31 anni, con precedenti per furti, lesioni, minacce. Trovato, infatti, a spacciare mentre era ai domiciliari aveva subito l’aggravamento della misura con la custodia cautelare in carcere poichè al termine del periodo di carcerazione, ha reagito in maniera scomposta e agitata alla notizia dell’imminente espulsione dal territorio nazionale, richiedendo un intervento degli operatori della Questura per riportarlo alla calma.

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