Pesaro, lui sul ponte, lei all'ospedale, entrambi minacciano di lasciarsi cadere: salvati dai carabinieri

Pesaro, lui sul ponte, lei all'ospedale, entrambi minacciano di lasciarsi cadere: salvati dai carabinieri
Pesaro, lui sul ponte, lei all'ospedale, entrambi minacciano di lasciarsi cadere: salvati dai carabinieri
di Luigi Benelli
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Sabato 11 Novembre 2023, 02:50 - Ultimo aggiornamento: 18:58

PESARO - Minacciavano di farla finita, due persone salvate nel giro di una manciata di ore: si tratta di un giovane e di una donna. Storie diverse alle spalle e un identico obiettivo: farla finita per sfuggire a un dolore che non si anestetizza. Il primo allarme giovedì sera quando un ragazzo di 25 anni, pesarese, è stato visto da alcuni passanti sul parapetto del ponte di Porta Rimini, con le gambe a penzoloni sul fiume.

Sono stati chiamati i carabinieri per verificare cosa stesse accadendo. Così i militari sono arrivati sul posto e hanno subito capito le intenzioni del giovane. Voleva buttarsi per farla finita, non c’era tempo da perdere. I carabinieri hanno chiuso la strada al traffico e hanno iniziato a parlare al giovane, cercando di ascoltarlo e di guadagnare la sua fiducia.
Il ragazzo lamentava problemi legati alla disoccupazione e al fatto che la ragazza lo aveva lasciato.

Con il passare dei minuti il 25enne li ha lasciati avvicinare. In un momento in cui il ragazzo si è girato per controllare la strada, un carabiniere si è precipitato su di lui tirando giù dal parapetto. Lo hanno quindi portato in salvo e affidato alle cure del 118. Per il giovane è stato necessario un ricovero al pronto soccorso dove ha ricevuto le cure del caso e dove da ieri era ancora ricoverato. 

Caso non isolato

Ma non è stato appunto un caso isolato. Ieri alle 6.30 a distanza di poche ore, un altro tentativo di gesto autolesivo. Una donna di 64 anni, casalinga, ricoverata nel reparto di ginecologia dell’ospedale di Pesaro per un intervento, ha scavalcato la finestra e si è arrampicata su una balaustra in metallo dove passano i cavi della tensione elettrica. Da qui minacciava di buttarsi di sotto. Immediato l’intervento dei carabinieri e dei vigili del fuoco che hanno preparato tutte le misure di sicurezza, compreso il tappeto per evitare la caduta sull’asfalto della donna. Anche i carabinieri sono saliti sulla balaustra e piano piano hanno avvicinato la signora cercando di parlarle e confortarla. La donna, che già in passato aveva sofferto problemi psichici, stava delirando. Sosteneva che nel reparto di ginecologia i medici uccidessero donne e bambini. Parole senza senso ma che rendevano la situazione ancora più drammatica e delicata. I carabinieri le hanno detto che l’avrebbero portata in salvo e curata, così la 64enne si è convinta a salire sulla scala antincendio dei vigili del fuoco e a scendere in sicurezza scortata dai pompieri. E’ stata affidata alle cure del pronto soccorso per calmarla. Interventi provvidenziali per evitare gesti estremi. Nelle ultime settimane i carabinieri avevano salvato una 54enne, residente in zona Torraccia, che aveva chiamato in centrale minacciando di buttarsi sotto il treno. L’hanno raggiunta a casa dove era distesa sul letto con al fianco interi blister di psicofarmaci svuotati. 
I precedenti
Alcune settimane prima il soccorso di una giovane che si era cosparsa di benzina e minacciava di darsi fuoco. E ancora il soccorso di una donna sul San Bartolo, che aveva assunto farmaci tentando il suicidio. Infine il caso di una donna che aveva avvisato che si sarebbe lanciata in mare con la propria auto.

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