Con l’app scaricava e scambiava video pedopornografici, arrestato un 45enne a Pesaro

Arrestato 45enne, con l’app scaricava e scambiava video pedopornografici
Arrestato 45enne, con l’app scaricava e scambiava video pedopornografici
di Luigi Benelli
3 Minuti di Lettura
Sabato 16 Dicembre 2023, 01:50 - Ultimo aggiornamento: 18:37

PESARO  Un’app per scambiare e scaricare materiale pedopornografico. E’ questa la pesante accusa rivolta a un uomo di 45 anni residente a Pesaro. Ieri mattina in tribunale l’udienza di convalida dell’arresto operato dalla Polizia postale nell’ambito di una indagine più ampia, extra distrettuale. Ma tramite la quale, sono arrivati a contestare il reato di detenzione di materiale pedopornografico.

Il riserbo

Sull’indagine della Polizia Postale c’è il massimo riserbo, ma l’uomo avrebbe avuto accesso, tramite un’app, al materiale che coinvolge minorenni.

Il tutto passando anche per il dark web, accessibile attraverso app speciali e dove spesso si concentra l’attività più oscura e illegale: spaccio di droga, compravendita di armi o documenti rubati.

E anche pedopornografica. Gli agenti hanno quindi raggiunto e arrestato il pesarese ponendo sotto sequestro anche il computer dell’uomo per verificare il traffico dati e soprattutto l’eventuale presenza di materiale pedopornografico. Il giudice ha convalidato l’arresto e posto l’uomo agli arresti domiciliari. E’ stato assistito in aula dall’avvocato Paolo Gatticchi del foro di Pesaro. Il reato di 600 quater è punito con la reclusione fino a due anni e con la multa non inferiore a euro 1.000. Minori purtroppo vittime di attenzioni illecite di adulti. Lo scorso settembre un 24enne di Avezzano è finito davanti al giudice con l’accusa di adescamento di minorenni e detenzione di materiale pedopornografico. Tra loro una ragazzina pesarese, all’epoca dei fatti, nel 2019, 14enne.

I precedenti

Secondo l’accusa il giovane avrebbe adescato le minorenni entrando sempre più in confidenza. Le chat e le chiacchierate hanno iniziato a riguardare il sesso e di li a poco, ha avanzato pretese sempre più esplicite. Fino a richiedere delle foto e video delle loro parti intime. Oltre alla pesarese c’era anche una 15enne di Senigallia. Di qui la denuncia e l’apertura del processo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA