Pesaro, le maghe devono scacciare il malocchio e fanno sparire gioielli per 100mila euro

Le maghe devono scacciare il malocchio e fanno sparire gioielli per 100mila euro
Le maghe devono scacciare il malocchio e fanno sparire gioielli per 100mila euro
di Luigi Benelli
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Mercoledì 13 Marzo 2024, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 14 Marzo, 07:39

PESARO L’oro era maledetto, le collane preziose erano dei serpenti: nessun dubbio, qualcuno aveva colpito madre e figlia con una potente fattura provocando seri guai per la salute, e serviva il loro potere per scacciare quel malocchio. Alla fine, millantando poteri da guaritrici si sono fatti consegnare oltre 100mila euro di monili di famiglia dalle due donne.

Il processo

Con l’accusa di truffa aggravata sono finite a processo una 49enne e una 55enne, entrambe venete.

Ieri la duplice condanna davanti al giudice monocratico. Le presunte guaritrici erano diventato amiche di madre e figlia, di 80 e 50 anni, convincendole che erano state colpite da una maledizione e che i loro frequenti mal di schiena e mal di mani erano dovuti al malocchio perché nei loro gioielli di famiglia - ori e monili c’era il diavolo. Le due “maghe” erano arrivate ad assicurare alle vittime che solo trasformando quel metallo prezioso in cenere sarebbero finalmente guarite da tutti i loro dolori. Così le signore avevano portato quanto avevano di prezioso in casa e le due sedicenti guaritrici lo avevano passato in rassegna.

«Qui c’è il male» avevano sentenziato. Peccato però che, alla fine, sono spariti solo gli ori, mentre le malattie sono rimaste. Il danno e la beffa per le due pesaresi che quando hanno capito di essere state raggirate, hanno sporto querela contro le due ex amiche che avevano millantato poteri taumaturgici. Per le due imputate l’accusa è stata di truffa aggravata per aver ingenerato il timore di un pericolo immaginario e per aver cagionato un danno di rilevante gravità. Le imputate non erano presenti in aula ieri mattina. Le due raggirate si sono costituite parte civile, assistite dall’avvocato Elisabetta Rovinelli.

I fatti risalgono al dicembre del 2020. Le due venete, che per un periodo hanno abitato in città perché una era fidanzata con un pesarese, avevano conosciuto madre e figlia, due donne benestanti, che soffrivano da tempo di alcuni disturbi fisici. Quando il legame tra le quattro si era fatto più stretto, hanno iniziato a millantare i loro poteri scaccia malocchio:: «Sono ori maledetti, dovete distruggerli se volete guarire» avrebbero detto. Le due vittime nella querela sporta si sono dette anche convinte di essere state drogate con delle sostanze allucinogene per essere rese più malleabili e visionarie. In una delle sedute, le sedicenti curatrici avrebbero detto che una delle collana che avevano portato per scacciare il malocchio in realtà un serpente. E le vittime avrebbero visto addirittura il filo d’oro muoversi come una biscia. Sarebbero apparsi anche dei vermi tra gli ori. Alla fine, le hanno convinte a cedere l’oro con l’obiettivo di salvarle da qualcosa di ben peggiore e oscuro.

Scomparse nel nulla

Nel frattempo le guaritrici sono sparite e con loro anche i 100 mila euro di gioielli. E da lì è scattata la denuncia e la richiesta di un risarcimento danni, economici e morali, per 180mila euro. Ieri il giudice ha condannato Scomparin a 1 anno e 6 mesi e Berton a 1 anno e 3 mesi, oltre a una provvisionale di 10mila euro per la madre e 10mila per la figlia. La causa per il risarcimento proseguirà in sede civile.

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