Bruciava mobili, materassi e plastica vicino al fiume: denunciato dalla Capitaneria di Porto

Bruciava mobili, materassi e plastica vicino al fiume: denunciato dalla Capitaneria di Porto
Bruciava mobili, materassi e plastica vicino al fiume: denunciato dalla Capitaneria di Porto
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Martedì 28 Giugno 2022, 13:35

PESARO - Bruciava  ingenti quantità di rifiuti in un'area vicino a un corso d'acqua. Ogni giorno accendeva il fuoco e faceva bruciare materiale plastico, legno verniciato ma anche mobili usati e materassi fino a tarda sera. L'odore acre del fumo ha fatto scattare la segnalazione da parte dei residenti che abitano nelle zone limitrofe e ora il pesarese è stato denunciato. Il Nucleo Operativo di Polizia Ambientale della Capitaneria di Porto di Pesaro, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pesaro, ha notificato il provvedimento di perquisizione e sequestro di un’area dove da tempo, l'uomo smaltiva rifiuti appiccando un rogo.

Bruciati materassi, mobili e plastica

Le indagini sono scattate grazie alla segnalazione di numerosi residenti nelle zone limitrofe costretti a serrare le finestre per evitare di respirare l’odore acre derivante dall’abbruciamento di materiale plastico, legno verniciato, mobili usati e finanche materassi.

Partendo dalle lamentele dei cittadini i militari della Guardia Costiera hanno sviluppato una lunga attività finalizzata ad accertare le modalità della condotta illecita, riferendo puntualmente alla Procura della Repubblica. Il pesarese, infatti, bruciava quotidianamente ingenti quantità di rifiuti per l’intero arco della giornata, lasciando le fiamme vive fino a tarda sera.

Sequestrata l'area

All’esito delle attività di indagine l’Autorità Giudiziaria ha provveduto a disporre la misura del sequestro dell’area – limitrofa ad un corso d’acqua – per interrompere la preoccupante attività di combustione. «Le attività di tutela ambientale del Corpo delle Capitanerie di Porto - si legge in un comunicato - sono garantite dal quotidiano impegno e si concentrano sull’intera area di competenza, consentendo di accertare numerosi illeciti che compromettono la qualità non solo delle acque ma anche dei terreni e dell’aria».

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