PESARO - Rubò soldi da un’urna cineraria, patteggia tre anni sei mesi. Il fatto risale allo scorso maggio quando un macedone di 28 anni fu arrestato dagli agenti della Questura. Era considerato l’incubo delle attività commerciali e produttive di Pesaro. Si introduceva di notte, da una finestra o dalla porta, e mirava al fondo cassa o ai soldi dei distributori automatici.
I furti
Ma rubava anche bici, monopattini e ogni cosa che avesse un valore economico.
Ricco bottino
Proprio nascosti in un’urna cineraria, il macedone aveva scovato il ricco bottino. Così era finito a processo per il furto dei contanti e anche per un colpo avvenuto in un’azienda di via Toscana dove aveva divelto la macchina che distribuisce bevande, dovendosi però accontentare dell’esigua cifra di 6 euro. Dovendo rispondere di più furti aggravati dalla violenza sulle cose, tramite l’avvocato Massimiliano Tonucci, ha patteggiato la pena di 3 anni e 6 mesi. L’uomo resterà però in carcere dato che il giudice ha stabilito la misura della custodia cautelare.