Formazione per 18 giovani migranti: le risposte alle esigenze dell’edilizia

In Prefettura firmato un protocollo per un corso di 400 ore che favorirà l’inserimento degli stranieri

Formazione per 18 giovani migranti: le risposte alle esigenze dell’edilizia
Formazione per 18 giovani migranti: le risposte alle esigenze dell’edilizia
di Luca Senesi
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Giovedì 21 Marzo 2024, 06:40 - Ultimo aggiornamento: 22 Marzo, 08:58

PESARO Da un lato la forte domanda di manodopera da parte delle aziende e dall’altra la necessità di inserire socialmente e quindi anche nel mondo del lavoro, i migranti ospitati nel nostro territorio. Una risposta unica alle due questioni la offre il Protocollo d’intesa firmato ieri mattina tra la Prefettura, l’Ente C.P.T.- Scuola Edile di Pesaro e Urbino e Gestori dei Centri di accoglienza straordinaria.

Il patto

Il protocollo è rivolto ai richiedenti e titolari di protezione internazionale e altri stranieri in condizione di vulnerabilità.

I gestori dei Cas in questione sono la Eurolex impresa sociale, Il Sorriso società cooperativa sociale e Ets organizzazione di volontariato San Paterniano. «L’accordo – spiega la prefetta Emanuela Saverio Greco – prevede la formazione di 18 allievi attraverso percorsi formativi per addetti a vario titolo nell’edilizia anche con nozioni su salute personale e sicurezza sul lavoro. Il corso si articolerà per un massimo di 400 ore in una parte teorica e una pratica da svolgersi in azienda. Se i risultati saranno quelli sperati i futuro potremmo anche rinnovare il protocollo».

La doppia valenza

L’ipotesi progettuale, con costi interamente a carico della Cassa Edile, nasce da un’esigenza di individuare soluzioni nei contesti in cui permane storicamente una carenza della manodopera di settore e al contempo favorire l’inclusione dei migranti ospitati nei Cas e la coesione sociale nelle realtà locali ospitanti. «Il corso è rivolto a maggiorenni – precisa Beatrice Agata Mariano viceprefetto vicario – gli stessi Cas faranno una preselezione per individuare le figure più adatte, considerando anche la conoscenza della lingua italiana che diventa un elemento chiave. Vogliamo garantire le pari opportunità e per questo potranno essere individuate anche donne che abbiano volontà e caratteristiche per lavorare in questo settore. In futuro non è escluso che un accordo di questo tipo non possa essere esteso anche a ragazzi più giovani per inserirli nel mondo del lavoro».

Del resto nella vita di un migrante come nella vita di tutti, il lavoro è la vera svolta per l’integrazione sociale. Costanzo Perlini presidente l’Ente C.P.T.- Scuola Edile di Pesaro e Urbino ha sottolineato la «Duplice finalità dell’accordo: da un lato a livello sociale aiutiamo i migranti e come scuola diamo l’opportunità di un lavoro rispondendo alla forte domanda delle aziende in questo ambito. Una volta effettuata la scelta dei corsisti inizieranno le lezioni che prevedono anche formazione sulla sicurezza nel mondo del lavoro».

L’anticipazione

A tale proposito sul tema la prefetta Greco ha anticipato un importante appuntamento quello del Festival della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro che si terrà a Pesaro dal 12 al 14 giugno e dove si parlerà anche di intelligenza artificiale nel mondo del lavoro dal punto di vista dei rischi ma anche delle opportunità.

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