Fano, abbraccio per poter rubare l’incasso da 1.300 euro alla fruttivendola: rumena assolta dopo aver risarcito la vittima

Fano, abbraccio per poter rubare l’incasso da 1.300 euro alla fruttivendola
Fano, abbraccio per poter rubare l’incasso da 1.300 euro alla fruttivendola
di Luigi Benelli
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Martedì 16 Aprile 2024, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 18 Aprile, 09:00

PESARO Il furto è stato messo a segno con la tecnica dell’abbraccio, la donna è stata trovata con i soldi della vittima ed è finita a giudizio, ma la sentenza dice assoluzione. Con la riforma Cartabia le regole cambiano ed è il caso di questo processo che prende le mosse da un arresto avvenuto a Fano il 13 marzo scorso.

La ricostruzione

Una macchina con tre rumeni a bordo era stata notata, mentre transitava sulla statale Adriatica, dal personale del commissariato di Fano e della polizia locale. Gli agenti, impegnati in un controllo congiunto nella zona del Pincio, hanno visto che il veicolo del terzetto rallentava davanti ai negozi sui due lati di viale Gramsci come se stessero cercando qualcosa o qualche obiettivo.  

E non si sbagliavano affatto. L’automobile era stata fermata, i tre occupanti sono stati identificati (si tratta di persone senza dimora fissa) e nella loro disponibilità sono stati trovati oltre mille euro in contante. Una somma considerevole, che è stata messa in relazione con un furto avvenuto a Pesaro poco prima. La titolare di un’ortofrutta di via Cecchi infatti aveva subito denunciato che quella mattina era stata abbracciata da una sconosciuta, che gli aveva sfilato il portafoglio contenente l’intero incasso della giornata, pari a quasi 1300 euro.

Viste le immagini di sorveglianza e scoperta la targa dell’auto su cui girava la donna sulla quarantina, è stato diramato l’allarme.

Quella vettura era stata segnalata come sospetta per altri fatti tanto che in quegli stessi frangenti il targasystem l’aveva agganciata alle porte di Fano. I poliziotti del commissariato hanno quindi ispezionato il veicolo, trovato i soldi e provveduto all’arresto della donna. Con lei viaggiavano sulla stessa automobile due suoi congiunti, a loro volta originari della Romania, che sono stati denunciati per ricettazione. L’arresto era stato convalidato e la donna era tornata in libertà con divieto di avvicinarsi a Pesaro. Ieri l’avvocata Liana Pesaresi stava per procedere al patteggiamento a 8 mesi di reclusione, quando ha evidenziato la nuova norma della Legge Cartabia.

Nel dettaglio

In pratica i furti sono procedibili a querela e qui la parte offesa non aveva alcuna intenzione di rimetterla. Ma il legale ha fatto notare che tutta la somma era stata restituita, con altri 200 euro a titolo di risarcimento. Così ha chiesto la non procedibilità. Il giudice, dopo una breve camera di consiglio, applicando la legge, ha assolto l’imputata per la condotta riparatoria raggiunta in questo mese.

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