«Omicidio Panzieri, resta aperta la partita per il rito abbreviato»

«Omicidio Panzieri, resta aperta la partita per il rito abbreviato»
«Omicidio Panzieri, resta aperta la partita per il rito abbreviato»
di Luigi Benelli
4 Minuti di Lettura
Domenica 11 Febbraio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 11:36

PESARO Delitto Panzieri, la difesa di Michael Alessandrini interviene sull’ordinanza del giudice che non sarebbe favorevole a concedere il giudizio abbreviato. I legali del reo confesso omicida di Pierpaolo Panzieri, Salvatore Asole e Carlo Taormina, hanno avanzato la richiesta di rito abbreviato.

Salvatore Asole spiega: «Occorre in primo luogo evidenziare l’enorme portata giuridica del contenuto dell’ordinanza emessa dal gup in ordine alle eccezioni sollevate dalla difesa dell’indagato, perché tale veste assume ancora l’Alessandrini non essendo intervenuto nessun rinvio a giudizio.

Le argomentazioni poste a fondamento dell’ordinanza del gup pongono ancora una volta l’attenzione su quella che è una annosa diatriba giuridica circa quelli che sono i poteri assegnati al gup. Codesta difesa, vista l’imputazione mossa all’Alessandrini (contestazione delle aggravanti della premeditazione, crudeltà e futili motivi) ha avanzato richiesta di giudizio abbreviato, pur conscia del suo rigetto, viste le contestate aggravanti, ma tuttavia, conscia, che tale udienza costituisca lo sbarramento ultimo onde introdurre tale richiesta».

La richiesta

Per Asole «nell’avanzare tale richiesta, si è voluto attirare l’attenzione su quella che noi riteniamo essere una grave violazione di ordine costituzionale nel non consentire anche a chi si è macchiato di un così grave reato, quale quello contestato, di accedere ad un rito alternativo all’or quando di recente la stessa Corte Costituzionale con sentenza del novembre 2023 ha dichiarato l’incostituzionalità di parte dell’art. 577 cpp nella parte in cui non consentiva a chi si era macchiato di “femminicidio” di accedere al rito abbreviato quando questi era “premeditato”. Ci si pone pertanto la domanda: perché solo nel “femminicidio” vi si potrà accedere e non nelle altre ipotesi di omicidio? Il ragionamento del Gup, di carattere puramente giurisprudenziale e non sostanziale pone ancora una volta l’accento su una grossa lacuna presente all’interno delle norme che regolano l’udienza preliminare, ossia su quelli che sono i suoi poteri. Poteri di carattere solamente processuale e non sostanziale».

In punta di diritto

E’ qui che la difesa di Alessandrini continua: «Il gup non è entrato e ne vi poteva entrare in ordine al fatto se le aggravanti contestate all’Alessandrini sussistano o meno da un punto di vista sostanziale ma lo stesso si è limitato esclusivamente ad affermare la correttezza del capo di imputazione secondo la formulazione codicistica. Pertanto si ritiene che la questione debba essere ancora più compiutamente affrontata nel corso della stessa udienza preliminare, essendo codesta difesa pienamente convinta che le stesse non siano sussistenti, o, se del caso in seno alla Corte D’Assise nel momento in cui interverrà un eventuale rinvio a giudizio. Conseguentemente, si ribadisce, lo scopo della difesa era solo ed esclusivamente quello di introdurre la richiesta di giudizio abbreviato, che potrà rivivere all’esito del giudizio dibattimentale con tutti i benefici che ne derivano e richiamare l’attenzione su quella che noi riteniamo essere una grave violazione di rango costituzionale derivante dall’aver introdotto il divieto di accesso a riti alternativi anche in ipotesi di omicidi aggravati».

La battaglia legale

Asole chiude: «Proseguiremo la sua battaglia sul punto nel corso del giudizio onde dimostrare che l’Alessandrini si è reso artefice di un grave fatto delittuoso ma non certamente aggravato. L’accento si porrà ulteriormente su quella che è stata l’incidenza delle sue gravi patologie, riconosciute in sede di incidente probatorio, tanto che lo stesso è stato dichiarato semi-infermo, sulla propria capacità di intendere e volere e sulla compatibilità delle suddette patologie con le contestate aggravanti. Ma questo punto verrà meglio dibattuto all’esito dell’interrogatorio dell’Alessandrini previsto per il giorno 19 febbraio, sempre dinnanzi al gup»

© RIPRODUZIONE RISERVATA