Pesaro, debiti di droga e minacce tra pusher e cliente: vengono condannati entrambi

Le indagini condotte dai carabinieri
Le indagini condotte dai carabinieri
di Luigi Benelli
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Venerdì 16 Giugno 2023, 02:50 - Ultimo aggiornamento: 10:37

PESARO Storie di debiti di droga e dicerie sulle relazioni extraconiugali. Sono questi gli ingredienti di un processo che ieri è andato a sentenza. Davanti al giudice sono finiti il presunto spacciatore e il cliente. Secondo l’impianto accusatorio un 58enne residente a Pesaro, di origini campane, pretendeva da un 47enne pesare il pagamento della somma dovuta per la cocaina, circa 1800 euro.

Il pusher era pronto anche a una dilazione, ma dall’altra parte i soldi non arrivavano.

Così avrebbe iniziato prima con le minacce di morte poi con i fatti. «Ti sparo nelle gambe, ti butto sotto con la macchina così mi ridai i soldi dell’assicurazione». Ma non è tutto, perché avrebbe anche tentato di investirlo mentre questi era in bicicletta in via Belgioioso. Finchè, il 47enne avrebbe pagato il debito.

La storia fotocopia

Ma la storia si sarebbe ripresentata in fotocopia qualche mese dopo, con il debito questa volta arrivato a oltre 3000 euro per via di acquisti settimanali. Ma le intimidazioni crescevano, fino alle minacce di dar fuoco al locale dove il cliente lavorava. Tanto da arrivare a cospargere il negozio e la vittima di benzina e minacciare di appiccare l’incendio. Poi l’inseguimento fino ai colpi in faccia e nel corpo con un bastone giudicati guaribili in 90 giorni. Ma i carabinieri erano in zona ed erano intervenuti per fermare il 58enne. Che ora è a processo per tentata estorsione, lesioni e cessione di sostanze stupefacenti.

La spedizione punitiva

Una spedizione punitiva tanto da essere accusato di porto di oggetti atti a offendere come una mazza da baseball, un bastone, un coltello da cucina, due fascette di plastica. Il tutto non solo per il debito di droga, ma per presunte dicerie su relazioni extraconiugali che il pusher avrebbe avuto con una ex del cliente. Fatto mal digerito per il quale voleva un chiarimento. Il 47enne invece è finito a processo con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti visto che avrebbe ricevuto diversi quantitativi di cocaina non destinati a uso personale.

Il pubblico ministero aveva chiesto 2 anni per il 58enne e 1 per il cliente. Il 47enne è stato assolto dall’accusa di spaccio mentre il 58enne, difeso dall’avvocato Marco Defendini, è stato condannato per le lesioni e il porto degli oggetti atti a offendere a 1 anno e 2 mesi e assolto dall’accusa di estorsione e tentata estorsione

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