Crolla la gru dalla piattaforma
muore tecnico, feriti due operai

Crolla la gru dalla piattaforma muore tecnico, feriti due operai
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Mercoledì 6 Marzo 2019, 04:20 - Ultimo aggiornamento: 10:07

PESARO - Un morto e due feriti, questo il bilancio del drammatico incidente sul lavoro accaduto ieri mattina intorno alle 7.45 sulla piattaforma Eni Barbara F, in acque internazionali a 60 chilometri al largo dalla costa e a 32 miglia nautiche fra Ancona e Pesaro. 

 




Al lavoro sulla piattaforma per l’estrazione di metano al centro dell’Adriatico c’erano tre operai, due dipendenti della società Bambini di Ravenna e un gruista dipendente dell’Eni: è lui la vittima del crollo strutturale che ha fatto precipitare la gru in mare. Si chiamava Egidio Benedetto, 63 anni residente a San Salvo di Chieti. Feriti gravemente invece gli altri due tecnici che era a bordo di una barca di supporto travolta dal crollo. I tre erano impegnati in un’operazione di carico-scarico, quando la gru per cause in corso di accertamento, si sarebbe distaccata dalla struttura principale precipitando sul fondale e trascinando con sé l’abitacolo di comando. Benedetto in un primo momento è stato dato per disperso ma poi il suo corpo è stato individuato nelle prime ore del pomeriggio a 70 metri di profondità incagliato sotto la piattaforma, intrappolato nell’abitacolo della gru. I due operai feriti, entrambi ravennati di 52 e 47 anni recuperati dall’imbarcazione sono stati trasportati a bordo di un elicottero dell’Eni direttamente all’ospedale di Torrette. 

Il più grave presenta una frattura esposta di femore, fratture multiple del bacino, frattura vertebrale ed è stato operato d’urgenza: la sua prognosi è riservata ma non è in pericolo di vita. 30 giorni di prognosi invece per il 47enne che presenta trauma cranico con ampia ferita alla testa, trauma toracico con fratture costali. Dalle prime immagini ricevute dal Rov, sottomarino di controllo remoto, in grado di fornire immagini in tempo reale alla sala operativa della Capitaneria, si vede come la cabina è ancora agganciata tramite un cavo d’acciaio alla piattaforma, mentre il braccio del mezzo è adagiato sul supply vessel ormeggiato sotto la piattaforma Barbara. Imponente la macchina di soccorsi e di sicurezza attivava fin dalle prime ore di ieri mattina. Le operazioni coordinate dal Comando regionale della Capitaneria di porto di Ancona sotto la guida dell’Ammiraglio Enrico Moretti, hanno impegnato per tutta la giornata una squadra di sommozzatori, due motovedette e due squadre dei vigili del fuoco di Ancona. In supporto anche un elicottero dell’Aeronautica militare e decine di uomini impegnati al lavoro che è proseguito anche nel corso della notte per arrivare al recupero del corpo e del mezzo. Eni ha messo a disposizione due mezzi navali per permettere il recupero della cabina e delle infrastrutture collassate, mentre un secondo mezzo a controllo remoto, è arrivato da Roma. «Abbiamo disposto un volo di controllo per verificare la situazione dall’alto della piattaforma, oltre alle prime verifiche tecniche – così riferisce il maresciallo Mazzarella dalla sala operativa di Ancona - ma per avere riscontri è ancora troppo presto».

La procura di Ancona ha disposto l’avvio di un’inchiesta per risalire con esattezza alle cause dell’incidente e alle eventuali responsabilità In un primo momento l’accusa era lesioni colpose, Trasformata poi in omicidio colposa una volta accertata la morte di Egidio Benedetto. Il pm Irene Bilotta ha incaricato di eseguire l’indagine la Capitaneria di Porto e il Reparto operativo aeronavale della Guardia di Finanza. Il primo passo dopo il recupero sarà il sequestro della gru. 

Proprio oggi Egidio Benedetto, tecnico con un’esperienza ultradecennale avrebbe dovuto lasciare la piattaforma per la fine del suo periodo di lavoro e tornare a San Salvo. Il 63enne nato a Montenero di Bisaccia in provincia di Campobasso, viveva a San Salvo con la famiglia in via Brunelleschi, lascia la moglie e due figli già segnati da un terribile lutto. Infatti il loro terzo bambino è morto di malattia a pochi anni di età. Ieri in tarda mattinata è arrivata nell’abitazione di San Salvo un’auto dell’Eni per trasportare i famigliari ad Ancona.
Tanti gli attestati di cordoglio rivolti ai familiari di Benedetto a partire da Eni che: «esprime il proprio profondo cordoglio alla famiglia del collega».
Da registrare anche gli interventi dei sindacati, di Pd, 5 Stelle e Lega tutti legati alla sicurezza sul lavoro che resta una chimera. 

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