PESARO «Terreno franoso sotto la cittadella del basket, noi lo sapevamo e lo avevamo già detto alla ditta. Con la nuova soluzione di intervento legata ai pali che vogliono attuare, le vibrazioni aumenteranno e così il rischio danni alle case, vogliamo che i lavori si fermino». La notizia anticipata dal Corriere Adriatico ha infiammato il dibattito. Ma in particolar modo è arrivata ai popoloso residence del Lungofoglia di Villa San Martino, che conta circa 2mila condomini direttamente interessati per la vicinanza al cantiere del Centro Federale del Basket, opera coperta con i fondi del Pnrr (4,4 milioni dopo l'integrazione del Foi).
Loro, però, non sono rimasti così stupiti del fatto che, come riportato dal dirigente delle Opere Pubbliche, in una determina del Comune, lo scorso 23 novembre «durante lo svolgimento delle operazioni di perforazione del terreno per la realizzazione dei pali, sono stati registrati problemi di franamento del foro alla profondità di circa 4 metri. E che il materiale prelevato dal terreno includeva sabbia, ghiaia e acqua». I residenti ieri hanno ricordato che nell'incontro con l’impresa dello scorso 25 gennaio avevano fatto presente che «quei lavori non sarebbero dovuti partire, per la presenza nel terreno di un sistema fognario e acquifero che potrebbe comportare problemi in presenza di edificazioni sovrastanti».
Le perplessità
Nell'occasione erano state riportate le perplessità legate alle condizioni del terreno che andavano comunque verificate in assenza di contro-prove tangibili. Ora è arrivato questo documento del Comune pubblicato il 1° febbraio. Quell'incontro del 25 gennaio era nato a seguito di un esposto inviato dall'amministrazione di condominio del residence Lungofoglia, «in seguito alle segnalazioni sulla rilevazione di vibrazioni di forte entità prodotte dal cantiere Cittadella dello sport di via Togliatti».
Proprio nella riunione del 25 gennaio gli abitanti avevano comunicato la volontà di procedere ad una verifica delle condizioni strutturali degli stabili civici per valutare la presenza di eventuali danni causati dalle vibrazioni. Ora temono che la situazione possa peggiorare con la modalità di intervento descritta dai tecnici comunali. «Le vibrazioni aumenteranno, così come il rischio di danni nelle nostre case. I lavori vanno sospesi e noi non ci fermeremo».