Pesaro, caparra per l’affitto con assegno falso. Poi pretende di riavere i soldi indietro

Caparra per l’affitto con assegno falso poi pretende di riavere i soldi indietro
Caparra per l’affitto con assegno falso poi pretende di riavere i soldi indietro
di Luigi Benelli
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Venerdì 24 Novembre 2023, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 11:45
PESARO La caparra dell’affitto con assegno finto, poi persino la pretesa di riavere le mensilità indietro minacciando di denunciare l’anziana. Una storia che finisce con un appartamento restituito dopo vari danneggiamenti.  


Una donna rumena di 37 anni è finita a processo davanti al collegio per truffa aggravata, insolvenza fraudolenta e tentata estorsione nei confronti di una anziana pesarese. Tutto è iniziato i primi di settembre 2020 quando una 84enne pesarese ha messo in affitto il suo secondo appartamento in viale Trento. È stata contattata da una donna rumena di 37 anni, che le chiedeva di visionare l’immobile per un’eventuale locazione. La anziana arrotonda la sua pensione mettendo a reddito l’immobile, dunque una possibile occasione. Dopo aver visitato l’appartamento la donna rumena ha chiesto alla proprietaria di non locarlo ad altri. Nell’occasione all’anziana, accompagnata all’incontro con la rumena da una vicina di casa, è stata esibita una busta paga che avrebbe dovuto certificare l’occupazione e quindi la capacità economica dell’aspirante inquilina. 

La storia


La 84enne, così rassicurata dalla posizione lavorativa e intenerita dalla figlioletta della donna rumena presente al colloquio, si è decisa a rifiutare le altre proposte e a locare l’immobile alla 37enne con regolare contratto.

In affitto anche un 36enne pesarese, assolto dagli stessi reati con rito abbreviato per insufficienza di prove, visto che tutti i contratti erano intestati alla danna. Peccato che la busta paga era finta, così come l’assegno dato a garanzia per le prime rate. Già da subito i due si sarebbero resi resi inadempienti arrecando danni alla anziana 84enne. Tanto che la anziana ha richiesto lo sfratto. Cosa che fu bloccata dal decreto sostegni che aveva sospeso le esecuzioni immobiliari per via del Covid. Tanto che i due sono rimasti in casa dal settembre 2020 fino ai primi di marzo del 2022, senza corrispondere soldi. 

Lasciata in cattive condizioni


Una volta usciti di casa lo avevano lasciato in cattive condizioni, con maniglie e finestre rotte, scarabocchi sul muro. I due avrebbero anche minacciato di adire alle vie legali se la 85enne non avesse restituito le due mensilità iniziali per il contratto di locazione, mai realmente incassati dalla signora, pari a 1200 euro circa. La signora è tutelata dall’avvocato Andrea La Torraca che ha chiesto 25 mila euro di risarcimento, ovvero le 16 mensilità mai pagate e 10 mila euro per i danni fatti all’appartamento come il portone sfondato. Ieri l’inizio del dibattimento con l’ammissione dei testi. La donna è difesa dal legale Marco Notarangelo.

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