Pesaro, eliminato l'amianto dal tetto di via Curiel: «Chiusi in casa tra paura e disagi»

Pesaro, via l'amianto dal tetto di via Curiel: «Chiusi in casa tra paura e disagi»
Pesaro, via l'amianto dal tetto di via Curiel: «Chiusi in casa tra paura e disagi»
di Miléna Bonaparte
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Mercoledì 5 Luglio 2023, 09:57 - Ultimo aggiornamento: 22:58

PESARO - La soddisfazione di chi si batte da sempre contro la fibra killer, le paure e i disagi dei residenti a sudare nei condomini con le finestre chiuse, le rassicurazioni dei tecnici impegnati nella bonifica «effettuata in totale sicurezza». Luci e ombre, applausi e malumori, per l’operazione a metà del guado in via Curiel, pieno centro storico, nervosismo e afa estiva, per i lavori di sostituzione del tetto in amianto nella palazzina del supermercato Coal, a due passi dal liceo Morselli e dallo shopping in zona teatro Rossini. 

I timori

L’operazione è cominciata alle 8 del 26 giugno e si concluderà il 14 luglio. Una ventina di giorni di risanamento per azzerare il rischio di un paventato contagio per la presenza del materiale cancerogeno. È stata necessaria l’ordinanza del Comune che vieta ai residenti il transito e la sosta lungo la strada, praticamente chiusa a quasi tutti i veicoli. L’amianto del tetto incriminato, di circa 300 metri quadrati, è già stato tolto di mezzo nei giorni scorsi, mentre adesso gli operai con un camion lungo 8 metri stanno lavorando all’installazione di possenti travi in legno e lastre per allestire la nuova copertura a norma di legge. Un sito assai pericoloso, quello di via Curiel, segnalato sia dal comitato locale dell’Ona, l’Osservatorio contro l’amianto guidato da Elisabetta Sacchi, sia dal consigliere comunale Emanuele Gambini con interrogazioni e mozioni. 
Lui è il primo ad applaudire e calmare gli animi: «Sempre porte aperte alle bonifiche, qualche disagio ci sta, bisogna essere tolleranti perché il vantaggio è grande per tutti i pesaresi, sono soddisfatto del nuovo passo avanti».

Ma i comprensibili malumori tra i residenti si sono fatti sentire, eccome. Silvia Sgarzini ha affidato lo sfogo ai social: «Attaccano gli avvisi due giorni prima di iniziare i lavori e si raccomandano di tenere le finestre chiuse per le polveri pericolose. Ma come si fa a programmare un intervento del genere in piena estate con 30 gradi all’ombra? Se non ti avveleni con l’amianto, muori intossicato dai gas di scarico dei camion accesi di continuo sotto casa». 

Troppa superficialità

Abita in un palazzo con garage in via Curiel e ingresso in via XI Febbraio, Modestino Castaldo: «Mi sembra che ci sia stata un po’ di superficialità nel mettere in sicurezza e bonificare l’area. La settimana prima dell’inizio dei lavori il Comune ha emesso l’ordinanza che ci vieta transito e sosta, senza specificare però il motivo della chiusura al traffico. A detta dei vigili urbani, per non allarmare i residenti. Ho notato qualche leggerezza nella esposizione alle polveri di amianto, hanno distribuito volantini invitando a chiudere le finestre, ma non tutti sono stati avvertiti in tempo».
Prevale la soddisfazione per la tanto attesa bonifica in Elisabetta Sacchi, responsabile dell’Ona Pesaro: «Ringraziamo il Comune, l’Ast e i privati che hanno promosso questo intervento per la salute pubblica contro il rischio di malattie tumorali. Perciò i disagi si possono anche sopportare. Questi sono condomini che hanno 50-60 anni e il pericolo del rilascio di fibre tossiche è molto alto. Stiamo facendo piccoli, ma importanti passi avanti. Di recente in via Branca abbiamo bonificato una tettoia in amianto e in via Manzoni c’è stato l’intervento nell’edificio del Comune dove ha sede l’assessorato all’Ambiente». 

Le rassicurazioni

Intanto rassicurazioni arrivano dalla Tecno coperture che precisa di eseguire la bonifica in osservanza del piano presentato all’Ast. «La rimozione dei materiali in amianto viene effettuata in sicurezza, nello specifico le coperture prima di essere rimosse sono trattate con vernice incapsulante per evitare la dispersione di eventuali fibre».

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