Pesaro, «Autobus pieni e studenti a terra»: la rabbia delle mamme esplode sui social

Pesaro, «Autobus pieni e studenti a terra»: la rabbia delle mamme esplode sui social
Pesaro, «Autobus pieni e studenti a terra»: la rabbia delle mamme esplode sui social
di Letizia Francesconi
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Giovedì 5 Ottobre 2023, 06:59 - Ultimo aggiornamento: 6 Ottobre, 07:12

PESARO - Ci risiamo. Non è trascorso nemmeno un mese dall’inizio dell’anno scolastico che già si segnalano disagi, lamentele e polemiche per i disservizi del trasporto pubblico locale, soprattutto in orario scolastico. Ragazzi stipati come sardine, in alcuni casi lasciati a piedi nell’attesa del secondo bus, il tutto lunga una tratta quella percorsa dalle circolari destra e sinistra in direzione Pesaro-Urbino, che spesso è sovraffollata.

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E’ bastato un post sui social per innescare il dibattito che ha tirato in causa l’azienda di trasporti Adriabus.

Dalla società arrivano comunque rassicurazioni e l’impegno a verificare ogni segnalazione. Questo il post che ha scatenato la rabbia degli utenti con affetto a catena soprattutto di mamme che si ritrovano con i figli che lamentano di viaggiare come polli da batteria o peggio, di sentirsi male

Nei post si va all’attacco

«La circolare Pesaro-Urbino andata e ritorno è sempre affollata, strapiena anche in orario del tardo pomeriggio-sera. Spesso poi i ragazzi sono stipati, e qualche giorno fa è successo che una ragazza si è sentita svenire dopo un’ora in piedi di tragitto, accalcati e senza neppure un gran beneficio dell’aria condizionata. Nel frattempo però, da un anno a questa parte, sono aumentati i prezzi di abbonamenti e biglietti per ogni tratta. Non solo, prima c’era il lumacone o bus doppio, adesso non c’è o almeno non in tutte le fasce orarie. E’ stata soppressa anche una fermata a Urbino, dove ne è rimasta una sola quella di Santa Lucia. Basta farsi un giro sui bus negli orari delle corse studenti, e soprattutto sulle circolari, per rendersi conto della situazione reale».
Lunga la scia di commenti di mamme e utenti: «Il mezzo che fa la tratta Vismara-Cinque Torri Campus di primo mattino corsa studenti, martedì ha saltato la fermata di fronte la sede del quartiere Vismara, perché troppo pieno, e così ho dovuto pensarci io e accompagnare mio figlio al plesso Benelli. Altri i casi in cui se nessuno di famiglia può accompagnarlo si rischia di entrare alla seconda ora. E paghiamo pure l’abbonamento». E ancora: «Mio figlio frequenta l’agrario Cecchi, il primo anno ha scelto l’autobus ma l’unica corsa che parte da Villa Ceccolini verso il centro è alle 6.53, con più di un’ora di anticipo rispetto all’orario d’ingresso. Perchè mi chiedo non avere più corse studenti riservate e dirette, senza mischiarsi alle normali corse di linea? Altri suoi compagni poi che risiedono lungo via Gagarin, quindi a ridosso della Statale e di Caprile, non hanno linee e orari comodi che collegano quella zona alla scuola. Ragion per cui o c’è un familiare che ti accompagna, o vai in bici o hai già lo scooter, proprio come alla fine ha fatto mio figlio».
Dopo il tam tam social, non si è fatta attendere la risposta della società gestore. «Si informano gli utenti – ha postato a sua volta Adriabus – che sugli autobus, come previsto dalla carta di circolazione dei mezzi, si può viaggiare sia seduti che in piedi. Il numero dei carichi dei mezzi è monitorato costantemente ed è in regola, non ci sono sovraccarichi. Gli autobus pieni non sono al mattino perché tutti entrano alla stessa ora e noi siamo dimensionati in modo corretto. All’uscita delle scuole alcune lezioni terminano prima ed è normale che qualche corsa va in sofferenza. Interveniamo laddove ci sono criticità, al di là dei trasportati permessi, il contratto prevede un livello di servizio e ad esso ci si deve riferire». E intanto un’altra prova del nove sarà lunedì prossimo, 9 ottobre, con l’annunciato sciopero del servizio di trasporto pubblico.

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