Pesaro, botte agli anziani genitori, la figlia patteggia insieme al marito

Pesaro, botte agli anziani genitori, la figlia patteggia insieme al marito
Pesaro, botte agli anziani genitori, la figlia patteggia insieme al marito
di Luigi Benelli
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Giovedì 5 Ottobre 2023, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 12:21

PESARO - Una telefonata disperata di aiuto ai nipoti, quegli anziani si sentivano segregati dalla figlia e dal marito di lei. Poi l’arrivo della polizia e il trasferimento in una residenza protetta. E’ una storia complessa che risale al maggio del 2021 e ieri è finita con un patteggiamento dopo la denuncia per maltrattamenti per la figlia e suo marito. In quella giornata di maggio i nipoti di un 79enne e di una 69enne hanno ricevuto la chiamata degli zii.

Gli anziani lamentavano di essere maltrattati dalla figlia e di non poter uscire di casa. I nipoti, non avendo chiara la situazione, hanno segnalato tutto alla polizia. 
Erano preoccupati anche perché lo zio aveva precisato diversi particolari ed era persino preoccupato che la figlia gli avesse sottratto i suoi averi e la pensione.

I coniugi erano in camera e alla vista delle divise avevano esclamato: «Finalmente siete arrivati». L’ambiente era in condizioni di degrado anche da un punto di vista igienico, ma quello che i poliziotti hanno notato subito erano alcuni lividi sul volto dell’uomo. Gli anziani avevano poi detto di essere stati percossi più volte, soprattutto se si rifiutavano di prendere le medicine imposte dalla figlia. Anche la signora aveva vistosi lividi alle gambe: «Ci colpiscono col bastone». Tanto che i poliziotti hanno sequestrato due bastoni per la deambulazione degli anziani. Sul posto erano arrivati anche i medici del 118 rilevando la situazione di degrado e soprattutto le ecchimosi ed escoriazioni sui due anziani. I due anziani avevano anche un altro sospetto: avevano girato la delega per la riscossione della pensione alla figlia e pensavano di essere stati spogliati dei loro averi.Così era scattato il codice rosso, per cui sono stati portati in una residenza protetta, tramite i servizi sociali del Comune. Ieri si è arrivati davanti al Gup. La coppia, difesa dal legale Raffaella Radi, ha patteggiato 2 anni e 8 mesi ciascuno. Il legale, in base alla riforma Cartabia, ha depositato l’istanza per le pene sostitutive, che verranno definite a gennaio. 

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