Pesaro, appello per Alessandro Moneti dell’avvocato Musicco: «Rimarrà senza casa, intervenga il sindaco»

L'avvocato Domenico Musicco
L'avvocato Domenico Musicco
di Miléna Bonaparte
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Giovedì 13 Aprile 2023, 04:45 - Ultimo aggiornamento: 15:04

PESARO -  «La situazione è senza vie d’uscita, stavolta la famiglia rischia davvero di rimanere in mezzo a una strada, il Comune intervenga per accollarsi il risarcimento di 7.500 euro della nuova proprietaria, oppure trovi una sistemazione abitativa d’emergenza».

Un appello al sindaco Ricci è stato lanciato dall’avvocato milanese Domenico Musicco, presidente dell’Associazione familiari e vittime della strada, che assiste Alessandro Moneti, il ragazzo disabile al centro di una querelle giudiziaria per la confisca dell’appartamento che gli sta costando molto cara anche in termini di salute. Ieri il giovane agricoltore di Soria ha avuto un crollo nervoso, si è sentito male per il pressing dei legali (lo sgombero intimato per oggi slitta ai primi della prossima settimana) e non è intervenuto alla diretta Rai di ”Storie Italiane”, il programma del mattino condotto da Eleonora Daniele, insieme al suo legale Musicco e al papà Giuseppe. «Sono davvero preoccupato per questa famiglia vittima di tanta disumanità - ha dichiarato l’avvocato a Corriere Adriatico -, non si riesce a trovare un accordo con la controparte. Tra lunedì e martedì i Moneti devono consegnare le chiavi della casa e si preannuncia l’intervento della polizia. Mi rivolgo al sindaco Ricci, sempre molto attento ai temi sociali, perché si faccia da mediatore per trovare una soluzione affinché la famiglia e il giovane in carrozzina possano restare in casa fino al 1º giugno, data del contratto d’affitto sottoscritto per il nuovo alloggio nel quartiere di Loreto e regolarmente registrato. L’unica soluzione è che il Comune si faccia carico del risarcimento di 7.500 euro chiesto dalla proprietaria per le spese legali e i costi dell’abitazione dove attualmente vive. Oppure si trovasse una sistemazione d’emergenza». Giuseppe Moneti nel frattempo sta cercando ospitalità da parenti e amici: «C’è stato un piccolo rinvio. Entro i primi della prossima settimana dobbiamo lasciare la casa, il clima persecutorio è insostenibile, dai nostri familiari dovremmo dividerci tra più appartamenti perché non c’è spazio per tutti. Mentre nella nuova casa entreremo dal 15 maggio per fare i necessari lavori di adattamento alla disabilità di Alessandro. La proprietaria, che è anche una nostra lontana zia, ha confermato il suo impegno di anticipare il contratto d’affitto. Questa è la sola certezza, ma non possiamo fare troppe pressioni su una signora di 80 anni che è stata tanto generosa con noi».

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