Pesaro 2024, Arrigo Sacchi in piazza del Popolo: da Fusignano al Milan di Berlusconi, il realista visionario che ha cambiato le regole del gioco

Arrigo Sacchi con la Coppa dei Campioni ai tempi del Milan stellare di Silvio Berlusconi
Arrigo Sacchi con la Coppa dei Campioni ai tempi del Milan stellare di Silvio Berlusconi
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Mercoledì 20 Marzo 2024, 01:05 - Ultimo aggiornamento: 13:29

I segreti professionali, l’approccio innovativo, le scelte e i valori di uno degli allenatori che ha maggiormente rivoluzionato il gioco del calcio: sarà Arrigo Sacchi il prossimo ospite della rassegna “Incontri capitali” promossa da Pesaro 2024 - Capitale italiana della cultura in collaborazione con Passaggi Cultura, associazione promotrice di Passaggi Festival. Oggi alle 18.30 all’Alusfera di piazza del Popolo, l’ex commissario tecnico della nazionale di calcio italiana e “storico” allenatore del Milan presenterà il suo libro “Il realista visionario. Le mie regole per cambiare le regole” (Cairo Editore) in una conversazione con il giornalista Luigi Benelli. 

Il libro

Oltre centosettanta pagine scritte con Leonardo Patrignani, nelle quali Sacchi permette di leggere il “dietro le quinte”, aprendoci idealmente le porte del suo spogliatoio per rivelarci filosofia e motivazioni che lo hanno accompagnato nel corso di una lunga e vittoriosa carriera. Scegliere un leader all’interno della squadra, innovare metodi di gioco consolidati, gestire i fuoriclasse e i comprimari, le vittorie e le sconfitte: sono soltanto alcuni degli argomenti attraverso i quali potremo conoscere qual è stata la rivoluzione del ‘Realista Visionario’ e cosa ha rappresentato per il gioco del pallone.

Da Fusignano al Milan di Berlusconi

Chiamato il ‘Profeta di Fusignano’ dalla città romagnola che gli ha dato i natali nel 1946, Sacchi ha innovato il calcio sia nel modulo di gioco, sia nelle tecniche di allenamento.

Indimenticabili per i tifosi rossoneri, ma anche per tutti gli appassionati, le sue vittorie con il Milan, squadra che in quattro stagioni, dal 1987 al 1991, ha guidato alla conquista di due Coppe dei Campioni, uno scudetto, una Supercoppa Italiana, due Supercoppe Europee e due Coppe Intercontinentali. Anni d’oro per i quali il Milan viene definito dall’Uefa la squadra di club più forte di sempre e che valgono al mister la nomina a commissario tecnico della nazionale che guiderà dal 1991 al 1996, conquistando un secondo posto ai Mondiali statunitensi del 1994.

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