Il nuovo episodio
Di pochi giorni fa, l’ultima in ordine di tempo, ecco che l’opera “Disturbing reality” di Kolesnikov vicino alla torre dell’acquedotto – realizzata con un collage di fotografie su carte fotocopiate – è praticamente venuta giù. Alcuni scatti sono rimasti sulla parete e tanti altri fogli dispersi a terra. Ci sono stati pioggia e vento ma all’origine non si esclude un vandalismo: è stata imbrattata, infatti, la targa della street art. L’associazione Pro Arte Mondolfo (Pam) potrebbe andare a breve incontro alla chiusura.
«Che dire? Sono amareggiato, ho fatto conoscere Mondolfo e Galleria Senza Soffitto in Italia e all’estero. Un progetto nato durante la pandemia - dice Sorcinelli - per offrire una nuova proposta di arte all’aperto, in un luogo-foglio bianco come il borgo di Mondolfo bisognoso di novità e di bellezza. Il nuovo linguaggio dell’arte urbana è un fenomeno che sta abbracciando ormai tanti paesi e città».
L’immagine iconica più significativa della Galleria è rimasta senza dubbio la Scala Pianoforte.
Le iniziative
Sorcinelli ha ufficializzato tramite i social la collaborazione con l’attrice di teatro Paola Barale che ha scritto un libro “Non è poi la fine del mondo” (in uscita il 23 maggio) con prefazione di Sorcinelli. Ad aprile ha inoltre promosso l’esposizione di paramenti “In persona Christi” al museo e alla pinacoteca diocesani di Imola. La rassegna imolese ha visto il contributo sinestetico dell’ottetto vocale “I solisti della Marca”. Anni fa Sorcinelli decise di donare, ad un amico ordinato sacerdote, l’abito per la cerimonia, realizzato su suo disegno. Ha avuto inizio così la sua importante carriera di stilista del sacro per vescovi, cardinali e pontefici.